Chiudere la stagione ‘quasi’ ad ogni costo. ‘Quasi’, appunto, e cioè virus permettendo. Preservando sempre la salute ma, se ci sarà possibilità, andare avanti e concludere, evitando un’estate di ricorsi e polemiche. La strada intrapresa dalla Serie A e dalla Uefa sembra essere chiara. Tante le ipotesi avanzate in queste settimane, tante quelle accantonate e quelle portate avanti, tante quelle smentite o confermate a seguito dei confronti tra i vertici del calcio e le società. L’ultimo aggiornamento è quello di ieri. Gravina ha aperto anche alla soluzione ‘ottobre’ per chiudere la stagione, mentre Ceferin si è detto favorevole a finire anche in agosto.
E così che si possono aprire altri, ulteriori, scenari. A farlo è il Corriere dello Sport, che nella sua edizione odierna analizza nel dettaglio due soluzioni diverse per far concludere questa complessa annata calcistica.
- Nel primo caso, campionato e coppe camminerebbero di pari passo, contemporaneamente. Una potenziale ripresa tra fine maggio e inizio giugno farebbe concludere il tutto esattamente l’8 di agosto, con la finale di Champions League (il 5 quella di Europa League e il 2 l’ultima giornata dei campionati nazionali).
- Nel secondo caso, il torneo ripartirebbe a metà giugno e camminerebbe da solo, con partite ogni tre giorni e conclusione il 31 luglio. Da agosto, ripresa coppe europee con finale di Europa League il 19 e finale di Champions il 22.