Serie A, incertezza sulla ripresa dei campionati. Gravina: “ipotesi chiusura in due stagioni”

Continua l'emergenza Coronavirus, diverse soluzioni per la ripresa dei campionati. Importanti indicazioni del presidente Gravina

CalcioWeb

“In questo momento qualunque ipotesi sarebbe non fondata. Stiamo lavorando sugli auspici, sulla speranza. Pensare a un campionato che possa definirsi entro giugno, entro l’estate è un auspicio che tutti si augurano ma oggi è davvero difficile ipotizzare”. Sono le dichiarazioni di Gabriele Gravina, presidente della Figc, ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno, “Stiamo lavorando, dobbiamo pensare che dopo questo tsunami la vita continua, dobbiamo riprendere le nostre attività, il calcio è un collante sociale a cui far ritorno nel più breve tempo possibile. Stiamo navigando a vista in un clima di nebbia assoluta. Abbiamo i riferimenti dei decreti che ci portano al 3 aprile per la ripresa ma è una data troppo ravvicinata per pensare a una ripartenza immediata di tutte le attività, non solo sportiva, e per questo ho parlato dei primi di maggio anche se pure questa è una data di riferimento del tutto teorica anche se dobbiamo darci dei riferimenti altrimenti rischiamo di ritrovarci impreparati”.

Si sta prendendo in considerazione di completare il campionato in due stagioni, come ipotizzato anche da CalcioWeb qualche giorno fa, si tratta di un articolo del 10 marzo con la situazione che è poi molto cambiata con il passare del tempo, ribadiamo che questa soluzione al momento è molto complessa.  “Non posso escludere nulla. Dobbiamo cercare di programmare con l’idea più ottimista che è quella di portare i campionati a termine. Fra le diverse ipotesi ho preannunciato anche la possibilità di non assegnazione del titolo, di congelamento della graduatoria o del ricorso a play-off e play-out. Se non sarà possibile portare a termini i campionati, adotteremo altre decisioni. Non è escluso anche che il campionato di oggi possa essere bilanciato su due stagioni diverse. Oggi capisco che c’è tanta curiosità , tanta attenzione nel voler definire nel miglior modo possibile i punti di caduta finali ma nessuno oggi è in grado di dire quale sarà il nostro futuro, il nostro domani”.

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