Un reality che lo vedrà protagonista: «Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo», in cui scappa da Roma e va in giro per l’Italia per non farsi prendere. Una serie originale Amazon, girata a settembre scorso vista la situazione attuale. Oggi non sarebbe possibile farlo per via dell’emergenza Coronavirus. Francesco Totti si è divertito molto in questa esperienza e lo ha rivelata in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”: «Ho accettato perché in quel momento ero libero e questa sfida mi affascinava. Volevo vedere come me la cavavo in un contesto tanto diverso dalla quotidianità. Ovviamente ho sentito la mancanza della famiglia, ma anche del telefonino: non potevo mandare messaggi, controllare internet… Ma la verità è che mi si è aperto un mondo e ho capito che sarebbe molto più bello tornare ai vecchi tempi!». Totti avrebbe dovuto gareggiare con Ilary: «Ma il contratto che ha con Mediaset lo proibiva. Di sicuro con lei mi avrebbero catturato molto prima! L’esperienza più bella? Quella dai frati, non avrei mai immaginato di dormire in un convento e indossare il saio… Ma il mio obiettivo era vincere, chi avrebbe mai pensato di trovarmi lì?».
Si passa poi ad argomenti più seri, come il Coronavirus: «E’ un momento difficile, in cui c’è da avere paura. Dobbiamo restare uniti, da Nord a Sud, sperando che trovino al più presto il vaccino. Sta poi a chi ha il potere comunicare che adesso occorre chiudere tutto, dispiace per l’economia ma la salute viene prima di ogni altra cosa. Non è giusto che il calcio sia aperto e il bar chiuso, è surreale e non serve a niente. O chiudi tutto o lasci tutto aperto. Certo, anche lo stop al calcio è un danno economico non da poco, soprattutto se contiamo anche la Champions, l’Europa League e l’Europeo. Non è stata una decisione facile, ma andava presa».
Si parla poi di Roma. Nel reality Totti scappa, dalla sua squadra non lo ha mai fatto ma.. «C’è stato un momento in cui sono stato davvero vicino ad andare via, ma non parlatemi di fughe. E’ una questione di rispetto verso i tifosi e la maglia, non lo avrei mai fatto, non avrei mai tradito una società che mi ha dato tanto. Sono due versioni differenti di me. Scegliere di restare a Roma per sempre è stato amore puro, la strategia non serviva. Qui sì, per non farsi prendere. E’ stato divertente, ma mica facile».
Infine una battuta sulla possibile nuova proprietà giallorossa: «Se dovesse arrivare una telefonata da Friedkin? Beh, sicuramente ci parlerò. Poi valuterò, nella vita mai dire mai…».