Continua sempre di più l’emergenza Coronavirus, l’epidemia sta portando pesanti conseguenze anche al mondo del calcio. Nella giornata di ieri è arrivato un importante provvedimento, tutti gli eventi sportivi si disputeranno a porte chiuse fino al 4 aprile. Una decisione inevitabile e che era nell’aria già da diverse ore. Ma la situazione è in continua evoluzione e potrebbero verificarsi anche scenari agghiaccianti. Ecco quanto scrive il ‘Corriere della Sera’. Viene messo alla luce un quesito interessante: che succede se uno tra i 600 calciatori in rosa nelle venti squadre di Serie A o uno tra i mille professionisti che a vario titolo lavorano a contatto con le squadre o uno dei circa 30 arbitri impegnati fin qui, o anche solo uno dei familiari si scopre positivo al Coronavirus?
La risposta del giornale è preoccupante: si ferma tutto. Ecco perché tra i dirigenti delle squadre di Serie A c’è chi cominciava a dare voce a una convinzione che, via via, sta prendendo forma: questo campionato non arriverà in fondo, sarà sospeso magari per riprenderlo e portarlo a termine più avanti, quando sarà possibile, dopo gli Europei (sempre se ci saranno). Al momento rimane comunque difficile ipotizzare qualcosa, ma i precedenti sembrano indirizzare verso questa soluzione. Un calciatore della Pianese è risultato positivo e tutta la squadra è stata messa in quarantena, eventualmente dovrà essere seguito lo stesso iter anche in Serie A. Fermare anche una o due squadre per due settimane vorrebbe dire intasare ancora di più il calendario, situazione che porterebbe a bloccare il campionato.