Giornata di presentazione per Gian Piero Ventura alla Salernitana, il tecnico alla ricerca del riscatto ed in una piazza sicuramente ambiziosa. Parola al presidente Lotito: “ci tenevo a presentare Ventura a cui sono legato da un rapporto di stima – ha affermato il presidente – Questa e’ una piazza di intenditori di calcio e lui e’ la persona giusta per far assaporare una qualita’ di gioco per palati fini. Ventura e’ uomo di calcio e non di pallone. Sicuramente potra’ favorire la crescita di tanti giocatori, senza disperdere il loro talento perche’ sono mal impiegati. Lui e’ uno di quelli che valuta ed investa sulle persone e le mette in condizione di esprimersi al cento per cento. Spesso succede che giocatori mal impiegati non esprimano le proprie potenzialita’. Ventura fara’ si’ che ognuno di loro venga messo nelle condizioni giuste. L’investitura e’ diretta, non ha intermediari. E, al di la’, delle speculazioni contano i fatti: Ventura ha vinto piu’ di tutti in categoria, ha valorizzato i giocatori e ha dato un’idea di calcio spettacolare. Ventura e’ un mister di qualita’. La societa’ non lesinera’ investimenti”.
“Sono felice di ripartire da Salerno, una piazza che ricordo da sempre molto calorosa con 25-30mila tifosi al seguito – afferma – Ritorno a fare cio’ che amo dopo un anno di stop. Ho una voglia feroce di ripartire. Vincere non e’ l’obiettivo, l’obiettivo e’ di rivedere lo stadio pieno e vedere la passione della citta’. Vorrei essere ricordato per il tecnico che ha riportato la passione in questa meravigliosa piazza”.
“Il mio stipendio non e’ di natura economica ma di vivere di adrenalina, di ritornare in campo – riprende – Gli ultimi sei mesi sono stati duri, la gente mi diceva “goditi la vita”. Ho fatto dieci metri e pensavo che chi me lo dicesse era un pazzo. Vivo di questo. Non e’ un salto indietro, potrebbe essere l’inizio di un grande passo avanti“. Sul mercato: “Occorrono calciatori che hanno potenzialita’ per sviluppare calcio. Poi tocca all’allenatore dare obiettivi interiori, farli credere nelle proprie capacita’. Cerco giocatori con determinate caratteristiche: se gioco con gli esterni, voglio calciatori con piedi invertiti; giocatori che possano non solo integrare ma anche creare qualcosa. L’ultima volta in B e’ stato con il Torino e siamo riusciti ad arrivare in Europa League in tre anni. Granata con granata, spero di fare lo stesso”.