Polveriera Juventus, lo spogliatoio è a pezzi: le follie di Allegri e gli errori della dirigenza, la stagione rischia di diventare un flop

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Polveriera Juventus. E’ andata in scena la partita dei bianconeri valida per la 22^ giornata del campionato di Serie A, la squadra di Allegri non è andata oltre il pareggio nella gara di campionato contro il Parma, una partita incredibile che ha accentuato i limiti del club bianconero, la Juventus non è imbattibile anzi ha dimostrato pesanti lacune incredibilmente anche dal punto di vista della rosa, sono lontani i tempi quando dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo sembrava tutto in discesa per la vittoria del Triplete. Invece l’obiettivo è già sfumato dopo la sconfitta nella gara di Coppa Italia contro l’Atalanta, brutta figura per i bianconeri e primo obiettivo già sfumato a gennaio.

Juventus, lo spogliatoio è a pezzi

Fabio Ferrari/LaPresse
FABIOFERR

La Juventus deve fare i conti con qualche problema di spogliatoio, inevitabile. Il caso più eclatante è stato inizialmente quello di Benatia, il difensore ha deciso di andare via a gennaio, è stato un addio difficile per l’ex Roma. Il motivo principale del divorzio è stato individuato nel rapporto non idilliaco con Massimiliano Allegri, di conseguenza il poco spazio a disposizione durante la stagione ha portato il marocchino a prendere una decisione dolorosa. Ma il caso più spinoso è sicuramente quello di Dybala. La panchina dell’argentino contro il Parma non è andata giù alla ‘Joya’ che non ha nascosto il malcontento, dopo il terzo cambio è andato via come gesto di disappunto per le decisioni dell’allenatore. Allegri è riuscito nell’impresa di distruggere un grande talento e portare un evidente danno economico anche alla dirigenza con una valutazione economica che è letteralmente crollata negli ultimi mesi. Prima la posizione in campo completamente sbagliata, in un ruolo arretrato e che non mette in luce le qualità del calciatore poi l’ennesima panchina. Dybala è più di un caso. Sembra inevitabile l’addio oppure la conferma ma solo in caso di ribaltone in panchina dalla prossima stagione, situazione che a questo punto sembra inevitabile.

La follia di Allegri

Fallimento Juventus
LaPresse/Mauro Locatelli

“Il bel gioco non paga, all’ultimo bisogna buttare palla in tribuna”, sono le ultime esilaranti dichiarazioni di Allegri. La parola bel gioco rappresenta ormai un lontano ricordo in quel di Torino. Il tecnico può contare su una squadra fortissima e ha il dovere di far giocare bene la squadra e dominare in lungo e largo le partite come quelle di ieri, invece da inizio stagione ha vinto solo per le individualità dei campioni a disposizione ed anche contro le ultime della classe ha faticato. Il demerito è sicuramente del tecnico che non riesce a tirare fuori il meglio della squadra. La stagione adesso rischia di diventare veramente un incubo, dopo l’eliminazione in Coppa Italia si avvicina anche la partita di Champions League, la Juventus non arriva in buone condizioni e l’Atletico è una squadra più che temibile. Anche il distacco in campionato non è tranquillizzante, il Napoli non molla e 9 punti non sono un distacco tranquillizzante.

Le colpe della dirigenza

Fabio Ferrari/LaPresse

Anche le colpe della dirigenza sono ormai evidenti. In primo luogo quella della gestione Dybala ma anche e soprattutto il mercato portato avanti. La Juventus si è addirittura indebolita nel mercato di gennaio, incomprensibile il ritorno di Caceres, serviva l’arrivo di un difensore (forse anche due) ma l’ex Lazio sicuramente non rappresentava la giusta soluzione, un calciatore che non trovava spazio nel club biancoceleste è stato lanciato subito in campo, i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti. La Juventus si è presentata in campo con la coppia Caceres-Rugani, i sei gol subiti nelle ultime due partite non sono un caso. E’ evidente la sfortuna dopo gli infortuni di Chiellini e Bonucci ma una squadra come la Juve dovrebbe poter contare su riserve allo stesso livello dei titolari. E non è sicuramente così. Serve una reazione, immediata ma la Juventus adesso scricchiola…

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