Moggi a tutto campo: batoste per Inter e Roma, Juve elogiata e sul futuro…

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Luciano Moggi ha toccato diversi argomenti soprattutto in merito al campionato con la Juventus che per l’ex dirigente bianconero non ha rivali

Intervistato dai microfoni di ‘Stopandgoal.net’, Luciano Moggi ha toccato diversi argomenti inerenti al campionato di Serie A, a cominciare dalla Juventus che per l’ex dirigente bianconero non ha rivali, mentre in Europa la vittoria non è così scontata:

Nel calcio non ci sono mai certezze ma, ma ho dei dubbi sul fatto che la Juve possa vincere la Champions League. In campionato, tenendo conto degli avversari, la vittoria del campionato invece è possibilissima. La Roma di oggi non è quella dell’anno scorso: si difende male, attacca peggio e subisce goal. La Lazio non esiste come squadra che può essere competitiva. L’Inter dopo due buoni risultati è stata magnificata dai giornali come una possibile pretendente, ma non sono certamente quelli che possono dire che i nerazzurri possono competere per il titolo. Contro il Bologna, infatti, hanno dato un’altra dimostrazione di come si auto-caricano nel momento in cui incontrano una grande squadra, mentre con le piccole pensano di vincere senza combattere e poi non ci riescono”.

“Ieri, i bianconeri sono stati fortunati a vincere con un autogoal però in questi casi è l’avversario che è indotto allo sbaglio. Gli autogoal, infatti, arrivano perché si è pressati e quindi si va in confusione. La Juve, pur non mettendo in mostra grandi giocate, ha dimostrato che una squadra di calcio forte può vincere anche giocando male, perché ha sempre qualche uomo che può dare qualcosa in più in determinati momenti. Altre squadre, invece, vanno sotto e non riescono a rimontare, vedi l’Inter di oggi che è stata fermata dal Bologna e ha sbagliato tanto. Questo perché non ha uomini che, pur giocando male, possono fare goal da un momento all’altro”.

Zienlinski (Foto LaPresse - Marco Alpozzi)
Zienlinski (Foto LaPresse – Marco Alpozzi)

Sul Napoli spende parole importanti: “Innanzitutto, ci sono due cose che vanno messe in contrapposizione. La Juve ha fatto la squadra per il presente, recuperando i soldi per Higuain vendendo Pogba; il Napoli, invece, ha fatto la squadra per il futuro: con Zielinski, Rog e Diawara ha sicuramente rinforzato un reparto che gli darà soddisfazione sia oggi che domani. Il centrocampista polacco è giovane e si è inserito molto bene, con questi giocatori si fanno le grandi squadre. Gli azzurri, inoltre, hanno preso Milik che praticamente segna due goal a partita. Anche lui ha 22 anni, quindi il Napoli ha fatto una squadra con una prospettiva diversa da quella della Juve”.

Il Napoli può essere l’anti-Juve? Io penso che l’anti-Juve non ci sia in questo campionato. I bianconeri vinceranno sicuramente, nonostante possa capitare qualche partita come a Palermo dove hanno mostrato una faccia brutta. La Juve, nonostante non abbia dato finora dimostrazione di gran gioco, è prima e credo che aumenterà presto il divario con le squadre che la precedono. Cosa manca al Napoli per poter essere competitivo? La personalità, ma ciò è dovuto al fatto che ci sono tanti giovani. Personalità, invece, che ha la Juventus”.

Marchisio (Foto LaPresse/Marco Alpozzi)
Marchisio (Foto LaPresse/Marco Alpozzi)

Secondo Moggi, il mercato della Juventus è stato positivo: Adesso manca qualcosa a centrocampo, ma c’è da tener presente che Marchisio sta per ritornare. La Juve finora non ha avuto un marcatore di centrocampo solido però ha Sturaro, che attualmente è infortunato ma già c’è, e appunto Marchisio. Quindi penso che il mercato dei bianconeri è stato più che buono, visto che hanno indebolito sia Napoli che Roma togliendogli i migliori giocatori che avevano in rosa. Il mancato arrivo di Witsel? Non è un gran calciatore, è vero che mette tanto temperamento ma è anche vero che la Juve ha già in casa giocatori del genere che non hanno niente da invidiare al belga. Se arriva a gennaio è un uomo in più che può servire, però non modificherebbe l’assetto della squadra”.

Sul declino Milan e Inter, Moggi ha la sua idea: Il declino delle milanesi si spiega nel fatto che l’Inter, pur spendendo tanti soldi, non azzecca gli acquisti, mentre il Milan da quando ha finito i soldi di Berlusoni non è più riuscito a prendere giocatori che potessero essere di aiuto alla squadra. Il pubblico però, soprattutto quello interista, sembra essere comunque entusiasta. All’entrata in campo di Gabigol, per esempio, quest’oggi c’è stata un’ovazione. Un’ovazione per cosa? Per chi? Questo ragazzo ha sicuramente fatto bene in Brasile ma bisogna ansarci cauti con gli applausi, prima bisogna vedere all’opera i giocatori.

Dzeko (Foto LaPresse/Gerardo Cafaro)
Dzeko (Foto LaPresse/Gerardo Cafaro)

Parole dure anche contro la Roma: Nella Roma è stata sbagliata la campagna acquisti, che ha indebolito la squadra. Contro il Torino ha dato dimostrazione di ciò che penso dall’inizio, ovvero che la difesa non è protetta da un centrocampo che solo parzialmente può dare certezze e va in tilt anche con Manolas, che è il migliore. Poi quando hai un centravanti come Dzeko, che viene anticipato o sbaglia anche di testa nonostante la sua stazza, ci si ritrova a lottare e costruire tanto in mezzo al campo senza riuscire a concretizzare nulla perché manca uno tipo Higuian. Inoltre, visto che non so dare una risposta a questo, bisognerebbe capire cosa intende dire Spalletti quando dichiara di avere delle teste matte in squadra.

Infine sul futuro, Moggi dichiara: Se ritornerò un giorno nel mondo del calcio? Questa è un qualcosa che lo dirà il futuro, non il presente. L’attuale dirigenza bianconera è simile alla mia? Sulle somiglianze non ho mai creduto. Sul fatto che sia una società che sta facendo molto bene non c’è dubbio. Mettere in relazione una dirigenza con un’altra, però, mi sembra una cosa fuori luogo“.

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