Savicevic-Berlusconi, un rapporto speciale: “se non ci fosse stato lui…”

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Savicevic-Berlusconi, rapporto speciale – L’ex attaccante rossonero ha parlato nel giorno del suo 50esimo compleanno toccando diversi temi

Savicevic-Berlusconi, rapporto speciale – Dejan Savicevic, ex attaccante del Milan, ha parlato ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’, nel giorno del suo 50esimo compleanno. Molti i temi trattati a cominciare dal rapporto con Berlusconi:  “Non ci posso credere. Ci metterò anni ad abituarmi che il Milan non è più di Berlusconi”.

“Mi è sempre stato vicino, mi aiutava nei momenti difficili. Senza di lui sarebbe finita presto: dopo il primo anno tutto lo staff tecnico era contro di me, dicevano che non mi ero integrato, che non parlavo la lingua, ma Berlusconi ha detto: “Resta”.

Savicevic racconta poi di come è cambiato il ruolo del numero 10: “Ai miei tempi era dura, noi 10 facevamo fatica perché comandava il 4-4-2 e gli allenatori non volevano cambiare. Io e Baggio soffrivamo, solo Zola nel Parma aveva la sua posizione. Oggi almeno, con il 4-2-3-1, c’è quel posto dietro la punta: io facevo l’esterno destro, mi sacrificavo. Ma vincevamo”.

E sul Milan di oggi aggiunge: “Credo tutto sia cominciato quando ha dovuto vendere, Ibra e Thiago Silva…”.

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