Sampdoria, Muriel a cuore aperto: “voglio meritarmi quel coro dei tifosi”

CalcioWeb

Il colombiano Luis Muriel vuole cambiare rotta per far sognare i tifosi della Sampdoria: “sono stufo di sentirmi dire ‘è bravo ma…'”

Non è certo la rivelazione che ci aspettavamo, ma Luis Muriel è pronto ad invertire la rotta. L’attaccante della Sampdoria, a 25 anni, si trova ad un punto di svolta della sua carriera e vuole tornare ai tempi di Lecce e Udinese quando era tra gli attaccanti più desiderati dalle big europee. Il colombiano si è raccontato, a cuore aperto, in una lunga intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’.

“Ora mi sento più pronto mentalmente. Sono convinto che stavolta quando arriveranno le difficoltà non perderò convinzione e sicurezza. Stavolta sarà diverso. Sono cresciuto molto, come persona, mi sento più maturo”, assicura Muriel. “Il tipo di lavoro che facciamo quest’anno e, soprattutto, il modo in cui lo affronto, è diverso. È questo che mi regala la sicurezza. L’esclusione da Coppa America e Olimpiadi sono state botte dure. La verità è che è tutta colpa mia. Pekerman mi ha chiamato, mi ha detto: ti volevo portare, ma tu stesso sai che non è il momento migliore per te. Questo mi ha fatto pensare tanto e non voglio che accada mai più. Sono stanco di sentirmi dire: ‘sei forte ma…’ ora voglio cancellare tutto e far parlare di me in un modo diverso”.

LaPresse/Valerio Andreani
LaPresse/Valerio Andreani

Alla Sampdoria continuano a puntare su di lui. “Prima di partire per le vacanze i dirigenti mi hanno detto che continuavano a credere in me, che avrebbero costruito la squadra per esaltare le mie caratteristiche. Quelle parole mi regalano stimoli nuovi ogni volta che ci penso”, racconta il colombiano. Il presidente continua a fare tanto per me anche se le cose fino ad ora non sono andate come volevamo. Io non voglio più ringraziarlo con le parole, voglio farlo sul campo. Anche Giampaolo mi ha fatto sentire la sua fiducia, so che se sbaglio una giocata non succede nulla e avrò l’opportunità per riprovarci. Con altri allenatori entravo in campo con la fissa: devo far bene se no non gioco più. E perdevo sicurezza”.

“Ora mi vengono naturali anche cose che in passato mi sarebbero pesate tanto. Grazie a Giampaolo qui si respira un’aria diversa, ci sentiamo più squadra. Faccio l’esempio di Quagliarella, sempre pronto a rinunciare ad un tiro per regalarmi un assist, se sono in posizione migliore. Grazie a questo sono arrivate le mie prodezze e quel coro, dai tifosi, che non mi aspettavo, ma che adesso voglio meritarmi spesso”, le parole accorate dell’attaccante che poi ringrazia un suo connazionale in particolare.Carlos Bacca. Per me ha sempre parole importanti, mi ha detto che devo lavorare tanto sul campo, perché lui mi vuole vedere in una grande squadra. Lo ringrazio ancora per questi consigli”.

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