La procura di Roma ha proceduto a chiudere le indagini nei confronti di Gabriele Gravina. Il presidente della Figc è accusato di autoriciclaggio.
Il procedimento riguarda presunte irregolarità tra cui la compravendita di una collezione di libri antichi nella disponibilità di Gravina. Il procedimento venne avviato nel marzo del 2023 dopo un atto di impulso della Procura nazionale Antimafia su presunti illeciti emersi dall’inchiesta di Perugia su attività di dossieraggio.
Il 19 novembre il tribunale del Riesame aveva rigettato l’appello della Procura sul sequestro preventivo di 140 mila euro nei confronti del presidente della Figc.
Cosa rischia Gravina
Ora sarà la Procura di Roma, una volta depositati gli atti di fine indagine, a decidere se andare a processo o archiviare con una sentenza di “non luogo a procedere”.
Il Presidente della FIGC, inoltre, è stato già sentito sulla questione nel marzo scorso, su sua richiesta, per chiarire la propria posizione, depositando al Tribunale la sua memoria con allegati documenti e bonifici bancari.