Approvata la riforma dello statuto Figc proposta da Gravina: cosa cambia

Approvata la proposta del presidente Gabriele Gravina per quanto riguarda la riforma dello statuto della Figc: tutte le novità

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La Figc ha approvato ieri una riforma dello statuto federale, presentata dal presidente Gabriele Gravina, con una larga maggioranza a favore (81,5% dei votanti) e la posizione spaccata dei club della Lega Serie A, di cui otto han votato contro e dodici si sono astenuti in tutte le votazioni.

Il nuovo testo approvato sottolinea come “le leghe organizzano l’attività agonistica mediante i campionati delle diverse categorie“, rispetto al testo precedente in cui si leggeva “la FIGC demanda alle leghe l’organizzazione dell’attività agonistica mediante i campionati delle diverse categorie“.

Ciò significa che le leghe potranno decidere le norme legate alla formazione della classifica ad esempio, che possono riguardare la scelta della classifica avulsa o la creazione di eventuali playoff o playout. Il compito di deliberare sull’ordinamento dei campionati, invece, resta prerogativa del Consiglio federale.

La Figc inoltre non potrà adottare alcuna delibera sulla Lega Serie A, dalle licenze nazionali alle norme sugli extracomunitari, senza l’ok da parte della stessa Lega Serie A: in caso di mancata intesa rimarrà in vigore la norma approvata per la stagione precedente.

Le principali modifiche riguardano anche i pesi elettorali nel Consiglio Federale. Ecco i cambiamenti principali:

Consiglio Federale

  • Lega Serie A: da 3 a 4 consiglieri
  • Lega Serie B: da 1 a 2 consiglieri
  • Lega Pro: da 3 a 2 consiglieri
  • Lega Nazionale Dilettanti: 6 consiglieri (invariato)
  • Associazione Italiana Calciatori: 4 consiglieri (invariato)
  • Associazione Italiana Allenatori: 2 consiglieri (invariato)
  • Associazione Italiana Arbitri: da 1 a 0 consiglieri

Assemblea federale

  • Lega Serie A: da 12% a 18%
  • Lega Serie B: da 5% a 6%
  • Lega Pro: da 17% a 12%
  • Lega Nazionale Dilettanti: 34% (invariato)
  • Associazione Italiana Calciatori: 20% (invariato)
  • Associazione Italiana Allenatori: 10% (invariato)
  • Associazione Italiana Arbitri: da 2% a 0%

L’ultima novità riguarda l’AIA, che sparisce in termini di peso decisionale sia dal Consiglio che dall’Assemblea federale, acquisendo tuttavia maggiore indipendenza sia a livello gestionale che tecnica.

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