Inchiesta ultras, Calhanoglu interrogato: “l’Inter non voleva che… ” Cosa rischia adesso il centrocampista

Il centrocampista dell'Inter, Calhanoglu, è stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta relativa agli arresti degli ultras

CalcioWeb

Nell’inchiesta “Doppia Curva”, che ha azzerato i vertici della tifoseria sia della Nord che della Sud, Calhanoglu è il terzo interista ad essere interrogato dalla Procura come persona informata sui fatti.

Il centrocampista turco è stato ascoltato per i suoi contatti con il capo ultras Marco Ferdico. Infatti, dall’intercettazione di una conversazione tra lo stesso Ferdico e Marco Materazzi, è emerso che il nerazzuro avrebbe sentito l’ultras nell’ambito della questione biglietti per la finale di Champions League, e si sarebbe schierato dalla parte dei tifosi.

Calhanoglu nonostante le raccomandazioni del club di evitare di avere contatti con gli ultrà, avrebbe avuto qualche incontro anche per ricambiare gli attestati di solidarietà ricevuti quando all’epoca del terremoto nel suo Paese, nel 2023, è apparso sugli spalti uno striscione con scritto “vicini a Siria e Turchia. Calha uno di noi” ma senza partecipare a nessuna cena.

Cosa rischia Calhanoglu

Dal punto di vista penale Calhanoglu non rischia nulla, visto che non è neppure indagato. Invece, per quanto riguarda la giustizia sportiva, bisognerà appurare se le relazioni descritte infrangono l’articolo 25, comma 10, che vieta ai tesserati rapporti con gruppi di tifosi non ufficialmente associati ai club e a quel punto la procura Figc potrebbe punirlo con la squalifica di uno o più turni.

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