Oscar Massei a CalcioWeb: “il libro, che emozione!” Il sogno infranto e la rinascita, l’aneddoto su Moratti e il pronostico di Inter-Milan

L'intervista di CalcioWeb con Oscar Massei, in attesa della presentazione del libro dell'ex calciatore

CalcioWeb

Oscar Massei, un argentino di origini italiane, nato col numero 10 sulle spalle, protagonista di una carriera importante ma anche condizionata da un brutto infortunio.

Nato nel 1934, Massei sviluppò la sua passione per il calcio giocando per le strade dei campi periferici di Rio Cuarto, nella Pampa argentina, ai piedi delle Ande. Ancora giovanissimo, entra nelle squadre giovanili del Centro Culturale Alberdi, per poi essere notato e ingaggiato nel 1952 dal Rosario Central. A soli 21 anni, Oscar diventa il più giovane capocannoniere della Primera División argentina con 21 gol, attirando l’interesse di grandi club come Boca Juniors e River Plate in Argentina, oltre che dell’Inter e del Torino in Italia.

Nel 1955 arriva a Milano per giocare nell’Inter, sotto la guida del nuovo presidente Angelo Moratti, diventando rapidamente un beniamino dei tifosi nerazzurri. Tuttavia, la sua ascesa viene interrotta da un grave infortunio al ginocchio. Dopo una sfortunata parentesi a Trieste, nel 1959 approda alla Spal, dove, sotto la presidenza di Paolo Mazza, si afferma come capitano amato e ricordato per il suo stile e la sua leadership silenziosa.

Oscar Massei

Il libro sulla storia di Oscar Massei

Il libro biografico di Massei, raccontato con brillantezza da Enrico Menegatti, si arricchisce del calore dei tifosi argentini e della danza elegante di campioni come Pontoni, Pedernera e Di Stefano. Tra le sue pagine spiccano i colpi geniali di Omar Sívori, i saggi consigli di Giuseppe Meazza, poi Angelo Moratti e le intense battaglie nei derby contro il Milan a San Siro.

La narrazione culmina con l’infortunio che sembrava poter mettere fine alla sua carriera, ma che invece lo ha visto rinascere con la Spal. Il libro è arricchito da fotografie dell’archivio familiare di Massei e da una sezione online speciale curata dal collezionista Lamberto Bertozzi, che raccoglie i tabellini di tutte le partite giocate in Argentina e in Italia. La presentazione del romanzo si terrà presso la Sala Estense di Ferrara alle ore 11 di domenica 29 settembre 2024, nel giorno del novantesimo compleanno di Massei. Il titolo è “Oscar Massei: L’Oriundo, Il Capitano, L’Esempio”.

L’intervista a CalcioWeb

Il primo riferimento è ovviamente alla presentazione del libro: “l’editore ha avuto l’intuizione di scrivere il libro su Oscar Massei. E’ scritto in terza persona proprio per sopraelevare la figura di Oscar. Si parla di calcio in un’altra epoca. Lui è protagonista che vive la sua vita, sa quello che sta vivendo ma non sa cosa succederà. E’ un vero e proprio romanzo”, sono le parole dell’autore Enrico Menegatti.

“Mi fa piacere divulgare la mia vita e la mia carriera calcistica. Non me lo sarei mai aspettato”, è invece il primo sentimento di Oscar Massei.

Nel 1995 Massei approda all’Inter segnando 9 reti nelle prime 15 partite. I suoi gol gli aprono le porte della Nazionale italiana, sfruttando le disposizioni federali che permettevano agli oriundi che non avevano giocato nella squadra nazionale del loro paese di poter giocare in maglia azzurra. L’esordio in Nazionale non avverrà mai a causa di un gravissimo infortunio: “a Milano mi aspettavano come il salvatore della patria dopo l’esperienza al Rosario Central, il presidente era Angelo Moratti. Ero un militare e c’era la rivoluzione in Argentina. Mi sono allenato e con il tempo anche ambientato fino a realizzare 9 gol in 15 partite. E’ andato tutto bene fino all’infortunio contro la Roma. Ho perso praticamente 2 anni”.

Si è anche infranto il sogno della Nazionale: “avevo rinunciato alla convocazione argentina perché se avessi giocato con quella maglia non avrei potuto farlo con quella azzurra. In Italia ero stato convocato in Under 21 con cui sarebbero bastate tre partite per diventare italiano. Poi quell’infortunio ha rovinato tutto. Ho giocato alla Triestina e poi alla Spal, ritrovando fiducia”, continua Oscar Massei ai nostri microfoni.

In Italia è sempre di grande attualità la polemica degli oriundi con riferimento anche a Mateo Retegui, protagonista prima con Mancini e poi con Spalletti: “ha tutto il diritto di giocare, l’importante è essere all’altezza della situazione e lui mi sembra un ottimo calciatore”, dichiara Massei.

Tornando all’esperienza in nerazzurro, due figure importanti sono state quelle di Angelo Moratti e Giuseppe Meazza: “Moratti era un gentiluomo, un grande presidente con una grande personalità e carisma. Era un pilastro della società.

Meazza lo aveva messo proprio Moratti. Meazza era una persona alla mano, era un accogliente”. Poi svela il retroscena su Moratti sull’incontro in ufficio prima dell’esperienza in nerazzurro: “mi ha detto “pensa solo a giocare, al resto ci penso io”, poi ci ha pensato veramente lui all’ingaggio e al contratto”. 

Passando al presente il primo pensiero è ovviamente al derby Inter-Milan di domenica: “io sono interista. Per me l’Inter è più forte, vinciamo noi. L’Inter ha cambiato poco mentre il Milan si è rinnovato. Fonseca a rischio esonero? Mi sembra troppo presto, anche la Roma ha cambiato allenatore troppo presto. Una società che fa un contratto di tre anni vuol dire che ha fiducia. Fonseca ha bisogno di tempo, nessun allenatore ha la bacchetta magica, conta molto di più la squadra”. 

Massei Spal

L’ultimo pensiero è alla Spal, la squadra della rinascita dopo l’infortunio. La piazza è un po’ delusa dagli ultimi risultati e la squadra si trova in Serie C: “mancano i dirigenti, serve un gruppo forte come società per ambire ad alti livelli. Auguro un gruppo di dirigenti locali in grado di rappresentare al meglio la città. I tifosi? Non abbandonano mai la squadra, sono sempre presenti”, conclude Massei ai microfoni di CalcioWeb.

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