Milan-Venezia, Fonseca: “Leao e Theo? Penso alla squadra. Derby? Conosco gli ultimi risultati”

Fonseca analizza la vittoria del Milan sul Venezia e rivolge il pensiero al derby: sfida delicata contro l'Inter, tabù negli ultimi anni

CalcioWeb

Il Milan batte 4-0 il Venezia, praticamente in 29 minuti di gioco. Reazione furiosa dei rossoneri dopo le polemiche delle scorse settimane. Fonseca può respirare e togliersi di dosso un po’ di pressione a cominciare dalla querelle Leao-Theo Hernandez oggi autori di assist e gol per l’1-0.

Dobbiamo gestire le cose con tranquillità ed equilibrio, cosa che abbiamo fatto. Ho sempre scelto per il meglio della squadra e se un giorno penso che sia meglio giocare senza Rafa o Theo loro devono capire, come hanno capito nell’altra partita perché io penso sempre prima alla squadra. – ha dichiarato Fonseca a Sky Sport – Sono giocatori importanti, hanno giocato oggi e dimostrato quanto siano importanti per noi. Io non ho bisogno di confronto, poi è normale che in una famiglia non si possa essere sempre tutti d’accordo ma quel che è importante è fare ciò che è meglio per la squadra“.

Il campionato inizia con la vittoria di questa sera? “No, già abbiamo cominciato quattro giornate fa, perdendo punti. Dobbiamo recuperare, ma è stato importante vincere e anche in questo modo, per dare fiducia ai giocatori.Penso che sia tutto importante adesso. Possiamo parlare di tattica, di tecnica ma l’atteggiamento è molto importante per una squadra che vuole giocare così. Abbiamo fatto bene, è stato importante il lavoro in campo ma anche nello spogliatoio e video“, chiarisce Fonseca.

Adesso tocca a Liverpool e derby contro l’Inter.Questa settimana ho già cominciato a pensare a queste partite. So dell’importanza del derby, devo pensare al Liverpool che sarà una grande partita ma ho già cominciato a pensare all’Inter e a ciò cosa dobbiamo fare. So quanto sia importante per i tifosi, so degli ultimi risultati e ora andiamo a lavorare per cambiare questo“, aggiunge Fonseca.

Sulle differenze tra i campionati in cui ha allenato e la Serie A e, nello specifico, la differenza fra Roma e Milano, il tecnico portoghese dichiara: “cambia, cambia molto. La Serie A è diversa da tutto, dall’Inghilterra, dalla Francia, dall’Ucraina. Devo gestire questi momenti con molto equilibrio, tento di non guardare e di non sentire, rimanendo focalizzato sul lavoro. E fare capire ai giocatori l’importanza del nostro gioco e lavorare.

La pressione tra Roma e Milano? Non so dire, ma il Milan è un club gioca sempre per vincere. Non che la Roma non lo sia, ma in questi club c’è sempre pressione. Se noi non vogliamo avere questo tipo di pressione non possiamo essere allenatori“.

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