Juventus-Napoli, Conte: “partiamo da 2 livelli diversi, non finiremo 20 punti sotto”

La conferenza stampa di Antonio Conte in vista di Juventus-Napoli: il tecnico parla del suo passato alla Juve e del suo presente partenopeo

CalcioWeb

Ci auguriamo possa essere una sfida che conti qualcosa, sia per loro che per noi, oggi è presto per dirlo. Partiamo su due livelli diversi, rispetto all’anno scorso ci sono 18 punti da recuperare, ma sicuramente entrambe avranno voglia di rivalsa. Non penso che una squadra come la Juve possa accontentarsi di arrivare terza ed a distanza siderale dall’Inter, noi non possiamo pensare di finire 20 punti dietro loro e il Milan e a 40 dall’Inter. Partiamo da differenti livelli di partenza, ma ci auguriamo al ritorno in casa nostra che si possa parlare con maggiori certezze“. È quanto dichiarato dall’allenatore del Napoli, Antonio Conte, in conferenza stampa alla vigilia del match di sabato contro la Juventus, sua ex squadra.

La mia storia parla chiaro, 13 anni alla Juve da calciatore, sono stato capitano per diversi anni, vincendo praticamente tutto. Ho avuto la possibilità di allenare 3 anni in un periodo difficile della Juve, aprendo un ciclo di 9 anni di Scudetti. Faccio parte della storia della Juventus per ciò che ho fatto e dato“, ha aggiunto Conte.

Da tecnico è molto difficile diventare una bandiera – sottolinea Conte -. Ho allenato la Juve per 3 anni, la carriera poi mi ha portato in piazze diverse, che ho onorato diventando il primo a difendere i colori per queste squadre, oggi ho il piacere davvero immenso di allenare una squadra come il Napoli, per me che sono del Sud è orgoglio e soddisfazione. Ci sarà grande emozione nel tornare in quello stadio, c’è stata l’inaugurazione con me, sarà la prima volta da avversario con i tifosi perché tornai con il Covid“.

Thiago Motta raccoglie un’eredità pesante, come quella di Allegri, un allenatore che ha scritto parecchie pagine di storia. Non è una cosa banale allenare lì, si deve vincere, come al Milan o all’Inter. E’ stato un mio calciatore con la nazionale agli Europei, mi fa sorridere, ma anche rattrista un po’ perché sto diventando vecchio. E’ un ragazzo serio, bravo, a Bologna ha fatto benissimo e quindi gli auguro il meglio dal punto di vista umano, non nelle partite contro di noi“, conclude Conte.

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