“Ho vissuto due vite, come se fossi due persone diverse. Adesso ovunque vada sono semplicemente Sandro“. Il buio del baratro, la forza di uscirne fuori, Sandro Tonali si racconta a Sky Sport UK dopo la fine della squalifica per scommesse che lo ha tenuto 10 mesi lontano dal calcio giocato, ciò che rappresenta “il 90% della mia vita“.
A proposito di vita: “prima di questa squalifica ero due persone diverse – racconta Sandro – Avevo una vita a casa, con la mia famiglia, e una al campo di allenamento. Lì ero molto timido, non parlavo praticamente con nessuno. Coi miei compagni, ovviamente, ma anche in allenamento per me era difficile parlare con lo staff. Adesso è completamente diverso, anche perché sento di essere sempre la stessa persona. Sono Sandro quando parlo con l’allenatore, quando parlo con i miei compagni, quando parlo con lo staff, quando gioco, quando sono in famiglia, quando torno in Italia. Sono Sandro, semplicemente Sandro“.
“Ho perso 10 mesi di partite e il calcio mi è mancato: lo stadio, il campo, tutte le emozioni che si provano“, ha confessato. Fortunatamente, il Newcastle e la sua gente lo hanno aspettato. “È stata una sorpresa per me quanto tutti a Newcastle mi siano stati vicino – racconta -: ero nuovo, in città da soli due mesi, ma ogni persona, sia in squadra che tra i tifosi, mi ha supportato al 100%. Tra i miei compagni, Bruno Guimãraes e Joelinton sono probabilmente quelli che mi sono stati più vicini, assieme a Trippier e al capitano Lascalles. Tornare è stata una sensazione fantastica, come vedere i tifosi impazzire per me. Adesso mi sento bene, mi sento finalmente bene“.