La famiglia Friedkin acquista l’Everton: nuove priorità, due scenari possibili per la Roma

La famiglia Friedkin acquista l'Everton, arriva l'annuncio ufficiale: priorità al nuovo stadio dei 'Toffees'. La Roma passa in secondo piano?

CalcioWeb

Dopo aver mancato l’acquisto dell’Everton nei mesi scorsi, Friedkin ci riprova con convinzione e questa volta fa centro. I “Toffees” passano di mano e diventa proprietà dell’attuale magnate americano proprietario della Roma.

L’annuncio arriva dal club di Liverpool: “Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group confermano di aver raggiunto un accordo sui termini della vendita della quota di maggioranza di Blue Heaven Holdings nell’Everton Football Club. La transazione è soggetta all’approvazione normativa, tra cui quella della Premier League, della Football Association e della Financial Conduct Authority“.

Un portavoce del The Friedkin Group ha affermato: “Siamo lieti di aver raggiunto un accordo per diventare custodi di questo iconico club di calcio. Siamo concentrati sull’ottenimento delle necessarie approvazioni per completare la transazione. Non vediamo l’ora di fornire stabilità al club e condividere la nostra visione per il suo futuro, incluso il completamento del nuovo Everton Stadium a Bramley-Moore Dock“.

Cessione Roma: l’ipotesi di un nuovo socio

Gestire due proprietà di tale portata non è impresa di poco conto, soprattutto sotto il profilo economico. A rimetterci potrebbe essere la Roma, complice il caso degli ultimi giorni: non sono da escludere nè la possibilità di cessione nel prossimo futuro nè quella dell’ingresso di un nuovo socio.

“Bloomberg”, che aveva anticipato la notizia sull’accordo, spiega che esiste “un legame molto stretto fra quello che si muove in Inghilterra sul piano finanziario e le conseguenze a Roma, sul piano sportivo“. La gestione della società negli ultimi mesi, dall’esonero di Mourinho in poi, e fino ai clamorosi sviluppi dell’ultima settimana con l’esonero di Daniele De Rossi e le dimissioni della Ceo Lina Souloukou, sarebbe stata influenzata anche dagli sviluppi del dossier Everton. Lo dimostrerebbe anche l’altro dossier sensibile, quello del nuovo stadio, con lunghe pause e accelerazioni improvvise.

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