Brescia, braccio di ferro sul Rigamonti: Cellino sbotta

Il Brescia deve fare i conti con il problema Rigamonti in vista della ripresa del campionato di Serie B

CalcioWeb

Massimo Cellino non le manda a dire sul fronte stadio ‘Rigamonti’. “Sono esausto, è veramente impossibile continuare così”, dichiara il presidente. Secondo bresciaoggi.it si tratta dell’Imu, 600mila euro, e il conto è stato presentato dall’amministrazione comunale di Brescia.

“La società Brescia Calcio – precisa l’ amministrazione comunale – ha preso in concessione l’immobile con atto del 19/12/2019, non è stato stipulato quindi un contratto di locazione. In quanto concessionario, il Brescia Calcio è tenuto al pagamento dell’imposta. Precedentemente all’atto di concessione del 2019, il rapporto tra le parti era sottoposto a una diversa regolamentazione. Il Comune di Brescia non ha notificato alcun avviso di accertamento, ma solo un avvio del contraddittorio a cui non è mai stato fornito riscontro. E attualmente il confronto fra le parti è in corso”. 

La risposta del Brescia

“Si ritiene che la pretesa tributaria in oggetto sia infondata sotto più profili”. Il primo profilo “muove dal rilievo che il bene in questione (uno stadio) costituisce per pacifica giurisprudenza bene appartenente al patrimonio indisponibile dell’Amministrazione comunale. Tale essendo la natura del bene, non può che trovare applicazione la pacifica giurisprudenza tributaria secondo cui il tributo in oggetto non si applica appunto ai beni appartenenti al patrimonio indisponibile del Comune”.

Inoltre, tra l’altro: “né la situazione può dirsi diversa perché nel rapporto concessorio il privato viene privilegiato col godimento di un bene pubblico: per tale godimento, infatti, il privato corrisponde un canone sicché non gode di alcun trattamento di favore (tanto più quando, come è nella specie, il rapporto concessorio sia stato costituito a valle di una procedura ad evidenza pubblica)”.

C’è infine la questione “parcheggio“: “palese risulta infine la violazione dei principi di proporzionalità e logicità dell’azione amministrativa poichè il Comune si è riservato la facoltà di utilizzare il parcheggio interno alla recinzione dello stadio. È appunto sproporzionato ed illogico che codesta Amministrazione possa ritenere assoggettabile ad IMU un bene che, per la parte considerata, non solo è di proprietà del Comune ma sul quale il Comune continua a mantenere un diritto reale di godimento”.

“Sta arrivando – conclude Cellino – il momento dove il bicchiere è colmo e non vedo soluzioni”. 

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