L’italiana Valentina Petrillo sarà la prima atleta transessuale della storia a partecipare alle Paralimpiadi di Parigi 2024.
Originaria di Napoli, 50 anni, l’atleta azzurra è stata selezionata dal Comitato Italiano Paralimpico per le gare femminili dei 200 e 400 metri (categoria T12) dei Giochi paralimpici.
Da piccola ha sempre voluto fare sport e non l’ha fermata neanche la diagnosi della sindrome di Stargardt a 14 anni, che l’ha resa poi ipovedente. Valentina ha sempre detto di essersi innamorata dell’atletica dopo aver vinto vincere Pietro Mennea l’oro olimpico a Mosca ’80.
Dopo anni nella Nazionale di calcio a 5 per ciechi dell’Italia, quando ancora gareggiava nelle categorie maschili, si è spostata nell’atletica dove ha vinto 11 titoli nazionali: “Preferisco essere una donna lenta e felice che un uomo veloce ma triste“, disse alla Bbc nel 2021, prima dei Giochi di Tokyo.
La sua storia è raccontata in un documentario intitolato “5 nanomoli-Il sogno olimpico di una donna trans“. Cinque nanomoli per litro di sangue è la quantità massima di testosterone consentita dal Cio alle atlete transgender per partecipare alle competizioni nella categoria femminile. Nel 2019 ha fatto coming out e ha iniziato il suo percorso di affermazione di genere.