Serie A, cosa ci lascia la 1ª giornata: le favorite allo scudetto, l’outsider e 2 grandi delusioni

Si è conclusa la 1ª giornata del campionato di Serie A e sono arrivate subito interessanti indicazioni

CalcioWeb

La 1ª giornata del campionato di Serie A è andata in archivio ed è arrivato già il momento dei bilanci. Partiamo dall’ultima partita e dal trionfo della Juventus contro il Como. La mano del nuovo allenatore (Thiago Motta) è già evidente ed i bianconeri si candidano ad un ruolo di anti-Inter per la vittoria dello scudetto.

La sfida dell’Allianz si è conclusa sul risultato di 3-0 e la vittoria non è stata mai in discussione. La Juventus ha messo in mostra una buona manovra di gioco e buone individualità (il giovane Mbangula ha sbloccato il punteggio) e una mano è in arrivo dal mercato con le trattative in corso per Koopmeiners e Nico Gonzalez, più il difensore Kaluku già definito.

Le altre indicazioni

La classifica è guidata dall’Atalanta dopo i 4 gol rifilati al Lecce. La squadra di Gasperini si conferma una protagonista per la vittoria dello scudetto e la prova di forza al ‘Via del Mare’ è stata schiacciante. L’Atalanta cambia gli interpreti ma i risultati sono sempre entusiasmanti. La favorita al primo posto è sempre l’Inter nonostante il pareggio all’esordio contro il Genoa. La rosa dei campioni d’Italia è completa e il tecnico Simone Inzaghi è l’artefice principale degli ultimi successi.

La Lazio non ha sbagliato all’esordio contro il Venezia ed è considerata una possibile outsider per le zone alte della classifica. Positivo anche l’avvio della Fiorentina (pareggio in trasferta contro il Parma) e del Bologna (pareggio contro l’Udinese ma gara sfortunata). Il Napoli è un enorme punto interrogativo: la squadra è competitiva ma Antonio Conte dovrà riportare entusiasmo, organizzazione ed idee di gioco.

Infine le due delusioni: il Milan ha rischiato la debacle contro il Torino (il 2-2 non è un risultato all’altezza) e la Roma non è andata oltre lo 0-0 contro il Cagliari, un avversario assolutamente alla portata dopo l’addio di Ranieri.

Condividi