C’è chi vive di interviste, chi si nutre di esposizioni mediatiche, chi non resiste all’esigenza di emanare proclami, editti, anatemi. Insomma c’è chi parla tanto, troppo. E poi c’è chi lavora. C’è chi lavora duramente, in silenzio, nelle curve, quando tutto sembra cadere addosso.
Quando serve tessere tele complicatissime, quando avere studiato tanto e l’essersi applicati tantissimo lontano dal mondo del calcio ti hanno creato un bagaglio, un background che nel calcio può fare la differenza. Mauro Balata, da anni prima commissario e poi presidente della Lega B, si è trovato nel momento più delicato, difficile, quasi disarmato.
Mentre il sistema, ai suoi vertici, si produce in un vergognoso tutti contro tutti dagli esiti rovinosi per le risultanze concrete e l’immagine dell’italico pallone, Balata, pur dovendo governare una creatura strana – la Serie B – che ha le fattezze di un mostro mitologico, con la testa rappresentata da club che hanno mentalità e portafoglio da serie A e il corpo da numerosi club prestati dalla C (e che, dal punto di vista finanziario e organizzativo in C sono rimasti), ha tenuto i nervi saldi. In silenzio, mentre gli isterismi di alcuni presidenti prendevano piede, ha ricucito il rapporto con Dazn e alla fine è addirittura riuscito a spuntare il 30% in più rispetto alla scorsa stagione.
Certo, con Sky sarà più complicato, sarà durissimo, ma ora la base di partenza è più serena e questa serenità giunge proprio alla vigilia di un altro campionato di B targato Balata che si preannuncia entusiasmante. Nel futuro breve per la serie B ed il calcio italiano tutto serve coraggio, serve la rivoluzione, serve un visionario.
E Mauro Balata, testardo come un sardo, ma anche capace di combattere contro tutti come un sardo, le caratteristiche le ha tutte, ragion per cui il sistema (che, ovviamente, di gente che voglia cambiare veramente le cose non ne vuole) prova a isolarlo, a costringerlo alla resa.
Sarebbe la figura giusta per la presidenza federale eppure qualcuno vorrebbe farlo mollare – per stanchezza – anche da quella serie B che, pur tra mille contraddizioni di fondo, sotto la guida di Balata è rinata, rifiorita.
In tanti contano sul fatto che un mix tra stanchezza, aver in qualche modo trascurato famiglia e professione e, soprattutto, una certa incompatibilità culturale e di visione col resto del sistema calcio in Italia, inducano Balata a farsi da parte.
Ma costoro non conoscono la storia, evidentemente, né, tantomeno quella del popolo sardo e personale di Mauro Balata. Il quale, ancora muto, tra pochi giorni “battezzerà” il nuovo torneo di Serie B e intanto porta a casa un più che lusinghiero contratto con Dazn. E ora fate il vostro gioco, signori…