Episodi di razzismo contro Larissa Iapichino: “non è italiana”, lo sfogo della madre Fiona May

Dopo gli episodi di razzismo rivolti alla figlia Larissa Iapichino, Fiona May decide di intervenire per cercare di mettere un freno

CalcioWeb

L’Italia è tornata indietro di vent’anni. Vent’anni fa non c’era tutto questo razzismo. O forse semplicemente non c’erano i social. I social su cui qualcuno scrive che Larissa non è italiana. Ma come si può?“. A parlare è Fiona May in un’intervista al Corriere della Sera dopo aver assistito al quarto posto alle Olimpiadi di Parigi 2024 della figlia Larissa Iapichino.

Fiona May attacca i social, che quando gareggiava lei non c’erano: “Il problema è il colore della pelle, che invece non dovrebbe appunto essere un problema. A maggior ragione nello sport. La Nazionale di calcio francese è composta quasi esclusivamente da neri: gli allenatori vanno a cercarli per strada, li includono, li coinvolgono. Lo stesso accade in Inghilterra. Il centravanti della nazionale belga è da dieci anni Romelo Lukaku. Perché in Italia non ci sono neri in Nazionale?“, si chiede l’ex campionessa del salto in lungo.

Più che definire l’Italia un Paese razzista, Fiona May se la prende con il clima generale e con certi commenti dei telecronisti che confermerebbero i suoi sospetti: “L’Italia sta andando indietro anziché andare avanti. C’è qualcosa, nel subconscio del Paese… Non mi piace neppure quando i telecronisti dicono: Larissa ha un papà italiano, la mamma invece… Io ho gareggiato con la maglia azzurra per tutta la vita“.

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