Lo strano caso di Castillejo al Valencia: vacanze extra, litigi e licenziamento. E in tribunale può vincere lui

Samu Castillejo viene licenziato dal Valencia per "motivi comportamentali": l'ex calciatore del Milan porta la squadra in tribunale

CalcioWeb

Samu Castillejo e il Valencia si dicono addio in malo modo. Il calciatore era arrivato 2 anni fa dal Milan, su precisa volontà di Gennaro Gattuso, ma da qualche ora risulta ‘licenziato’ dal club, come si apprende in un breve tweet. Facciamo un passo indietro.

Gattuso aveva instaurato un buon rapporto con Castillejo ma dopo l’esonero dell’allenatore, la situazione per l’esterno d’attacco è divenuta complicata. Ruben Baraja si è seduto in panchina, Carlos Marchena è diventato il vice, due leggende del club che hanno avuto subito uno scontro acceso (soprattutto il secondo) con l’ex Milan. Il fratello di Castillejo, attraverso i social, pensa bene di dichiarare che Baraja non potrebbe allenare nemmeno in terza categoria.

Benzina social sul fuoco, le polemiche divampano, il rapporto si sgretola. Castillejo finisce in prestito al Sassuolo e retrocede ritornando al Valencia che, nell’attesa di trovare una soluzione al problema, gli concede 1 mese di vacanza extra. Al rientro però la situazione non è cambiata. Castillejo chiede 2.4 milioni, che gli spettano di contratto, per rescindere. Il Valencia, che nel mercato ha speso 1.3 milioni, non ci pensa nemmeno ad accontentarlo. Ieri il licenziamento.

Il club parla di ragioni di carattere disciplinare ma sembra prendere in considerazione quanto accaduto due stagioni fa. Il caso finirà in tribunale e Castillejo ha ottime probabilità di ottenere ragione perchè le ‘intemperanze’ citate, salvo novità ancora nascoste, sono troppo lontane nel tempo e non basterebbero a giustificare un licenziamento per giusta causa.

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