Caos Taranto, lo sfogo di Massimo Giove contro il ministro Abodi

L'ex presidente del Taranto, Massimo Giove, chiarisce le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare il club e lancia una frecciatina ad Abodi

CalcioWeb

Il presidente dimissionario del Taranto Massimo Giove, in un’intervista a Cosmopolis, parla delle motivazioni che lo hanno spinto a lasciare il club confermando la parola fine alla vicenda Taranto Calcio. e lancia una ‘frecciatina’ nei confronti del ministro Abodi.

È un capitolo chiuso ormai. Si tratta di una scelta compiuta a malincuore, un atto estremo che mai avrei pensato di dover contemplare. Ma come si fa a fare calcio in questa città? Come si fa? Non esiste imprenditore al mondo che farebbe il presidente di una squadra di calcio con le attuali condizioni. Neanche lo sceicco del Bahrein.

Dove giocherà il Taranto dal primo ottobre? Quale sarà la nostra casa per i prossimi due anni? Il ministro Abodi è sparito – ha dichiarato Giove – non risponde più al telefono. Ho ancora conservati tutti i suoi messaggi, le sue continue rassicurazioni su una soluzione che sarebbe stata comunque trovata per il bene del Taranto. E’ agosto, sarà andato in vacanza con molta probabilità.

Il tradimento che più mi ha fatto male in questi otto anni? Quello del sindaco Melucciha aggiunto il presidente – Credo non esistano esempi simili in nessuno altro luogo d’Italia. Un’Amministrazione comunale dovrebbe essere orgogliosa della propria squadra, tenere ai colori sociali della comunità rappresentata in luogo di una conflittualità permanente. Qui da noi, invece, si è cercato in tutti i modi di remare contro. Di creare problemi. Di rendere la navigazione incerta e burrascosa. Alla fine il torto più grave non è stato fatto a Massimo Giove, ma alla tifoseria tarantina. Spero un giorno, questi signori, – ha chiosato Giove – possano rendersene conto. “

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