Una partita iniziata col piede sbagliato quella dei quarti dell’ATP di Cincinnati per Jannik Sinner. Rublev spingeva di più e sembrava avere più forza nelle gambe. Questo Sinner non convinceva, come non ha convinto nei match precedenti. Sembrava quasi una persona diversa, dopo i problemi pre-Olimpiadi.
Ma la vera forza di Jannik è quella mentale, quella di restare attaccato al match nonostante le avversità e mettere gli avversari sotto pressione, a maggior ragione se la persona che si trova dall’altro lato del campo si chiama Andrey e di cognome fa Rublev.
L’italiano riesce a tirar fuori una forza interiore pazzesca nel secondo set, non perde mai il servizio e sfrutta l’occasione sul 5-5 portando la partita al terzo e decisivo set.
Qui il russo sbrocca completamente: regala subito due break di vantaggio a Sinner, poi ne recupera uno. Alla fine Jannik porta a casa il match e accede alle semifinali con il punteggio di 4-6 7-5 6-4 in 2 ore e 26 minuti. Il suo prossimo avversario sarà il vincitore della sfida fra Ben Shelton e Alexander Zverev.