Olimpiadi, snack e bibite a peso d’oro: polemiche sui prezzi a Parigi

Forti polemiche per i prezzi di snack e bibite alle Olimpiadi di Parigi 2024: l'inchiesta che sottolinea il rincaro olimpico

CalcioWeb

Polemiche da ogni dove per le Olimpiadi di Parigi 2024. Non si salvano nemmeno snack e bibite, finiti nell’occhio del ciclone a causa dei prezzi maggiorati segnalati dal quotidiano “Le Figaro” che ha preso spunto dalle perplessità espresse dal portale australiano news-com-au.

I tifosi devono sborsare 13 dollari australiani per meno di una pinta di birra (in Australia la pinta equivale a 57 cl e non 50 cl come in Europa) ed è pure senza alcool“, spiega l’inviato australiano in trasferta a Parigi, aggiungendo che per gli spettatori ”lo shock è duro”.

Dopo aver inviato un cronista ad indagare sul terreno, Le Figaro conferma che una birra da 50 cl viene venduta a circa 8 euro in tanti impianti olimpici. Il resto del listino prezzi non è più economico: dai 4,50 ai 5 euro per 50 cl di Coca-Cola, 3 euro e 50 per una bottiglietta d’acqua minerale, 7,50 per una busta di patatine da 150 grammi, 9 euro per un panino al prosciutto, 12 euro per un’insalata di quinoa e verdure.

Venerdì scorso, nel bar allestito nella sala stampa del Trocadéro per la cerimonia inaugurale, un tramezzino prosciutto e formaggio prefabbricato, con Coca Cola e hot-dog, sono costati la bellezza di 29,50 euro.

Uno scontrino da far impallidire anche l’emiro del Qatar. Ma Le Figaro fa osservare che questi prezzi non sono necessariamente legati alle buvettes dei Giochi. Nei pressi del Roland-Garros e dello stadio Parco dei Principi, ad esempio, i bistrot chiedono tra i 5,50 euro e i 6 euro per una Coca da 33 cl. Una birra senza alcol sale a 7 euro. Per chi non può permettersi i prezzi stellari della Ville Lumière, il giornale suggerisce di portarsi la boraccia da casa, autorizzata nei siti di Paris 2024 fino a 75 cl, e di dissetarsi gratuitamente alle fontanelle obbligatorie all’interno. Quanto al cibo, il pranzo al sacco è autorizzato in “quantità ragionevoli“.

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