Milan, senti Morata: “in Spagna fatico a essere felice, non c’è rispetto”, l’indizio di mercato

Apertura di Morata al Milan, il bomber dell'Atletico Madrid, in un'intervista a cuore aperto, parla delle difficoltà di giocare in Spagna

CalcioWeb

In Spagna faccio fatica ad essere felice“. Questo il titolo con cui “El Mundo” apre l’intervista ad Alvaro Morata. Una frase che fa notizia, soprattutto in ottica mercato. L’interesse del Milan, in questi giorni, è concreto e dipende soprattutto dalla volontà del calciatore: la clausola da 13 milioni non è un problema, il calciatore vorrebbe anche restare ma dall’Atletico Madrid filtra una certa freddezza.

Morata e le difficoltà di giocare in Spagna: assist al Milan?

Non sono triste, per nulla. Però è vero che in Spagna faccio molta fatica ad essere felice. Alla fine c’è sempre qualcuno da qualche parte che dice qualcosa. L’altro giorno ho fatto un gesto che era rivolto al gruppo e alcune persone l’hanno usato per criticarmi, come sempre. O il tema dell’ammonizione, che non si sapeva se me l’avevano data o no e c’era già gente che diceva: ‘Magari’, ‘Giochiamo meglio senza di lui’. Queste cose emergono anche quando andiamo bene…“, ha aggiunto Morata confessando degli atteggiamenti che l’hanno colpito nel profondo.

La mia personalità è questa. Io spesso sono felice però altre volte faccio fatica. Sono così. Quando arrivo a casa sono sempre felice, però a volte di fronte alla gente mi sento come se fossi nudo, e magari questa cosa non mi lascia tirar fuori tutto ciò che ho dentro. Tante volte penso che vivere in Spagna è difficile perché c’è sempre qualcuno che fa una battuta, un altro che…“, spiega Morata che alla domanda se fosse più felice fuori dalla Spagna, risponde: “sì, senza dubbio. L’ho detto tante volte, soprattutto perché la gente mi rispetta. In Spagna non c’è rispetto per nulla e per nessuno“.

Morata, i meme e gli attacchi

Altra domanda diretta: “Non ha paura di trasformarsi in un meme?“. “Lo sono dal giorno nel quale ho lasciato il Real Madrid, e non mi preoccupa. – risponde Morata – Sa cosa c’è? Che lei non vive con me: quando sono con la mia famiglia tutti mi trattano bene e con affetto. Però quando sono con una squadra, nel mondo del calcio, la storia è completamente differente. Guarda l’altro giorno, che dicevano che stessi piangendo perché mi avevano ammonito. Ma che cazz… è? Stavo piangendo perché il mio Paese, con me come capitano, si era qualificato per la semifinale dell’Europeo. Non potrei mai criticare uno per una cosa del genere, beh, io vengo criticato quando mi taglierei una mano per vincere questo Europeo”.

Il futuro di Morata

In merito al suo futuro, Morata non chiude alcuna porta. “Sarà quel che sarà. Magari quando me ne andrò a qualcuno mancherò pure. Però oggi… L’altro giorno degli amici miei hanno avuto problemi perché indossavano la mia maglia. La gente gli diceva che faccio schifo. Può essere che sia invidia, però non è piacevole. Per questo sto pensando, anche se ora sono concentrato sull’Europeo, che forse è meglio che non resti in Spagna“.

La volontà di restare all’Atletico?: “Sì, ok, però… Ho detto che muoio dalla voglia di vincere titoli con l’Atletico, però poi bisogna mettere sulla bilancia ciò che compensa e ciò che non lo fa“.

Condividi