Flop Brasile in Coppa America: il confronto con l’Italia con qualche piccola (grande) differenza

Il confronto tra Brasile e Italia, due squadre protagoniste di un percorso molto negativo ma con qualche differenza

CalcioWeb

Euro 2024 e Coppa America sono ancora in corso ma è arrivato il momento delle analisi. In attesa di Spagna-Francia e Olanda-Inghilterra, il bilancio sul percorso dell’Italia in Germania è definitivo: il flop azzurro è totale e la squadra ha disputato forse il peggior Europeo della sua storia.

Dopo un girone molto deludente e una qualificazione raggiunta a tempo quasi scaduto, la compagine di Luciano Spalletti non ha reagito e contro la Svizzera è stato raggiunto uno dei punti più bassi. La squadra non ha mai giocato a calcio ma a preoccupare è stata soprattutto la mancanza di aggressività e di reazione.

La squadra ha evidenziato evidenti limiti strutturali e tanti calciatori non sono stati all’altezza della Nazionale. L’involuzione qualitativa del calcio italiano è una certezza ma in Germania è mancata qualcosa in più: la voglia di vincere e l’attaccamento alla maglia. Proprio per questo motivo consideriamo Luciano Spalletti uno dei principali protagonisti del disastro azzurro.

L’ex allenatore del Napoli non è stato in grado di motivare la squadra e dopo la partita contro la Spagna è entrato in confusione. Prima ha stravolto la squadra dopo una sconfitta contro un avversario molto più forte (la squadra di De La Fuente è la favorita alla vittoria finale), poi ha cambiato ancora contro la Croazia e infine ancora una volta contro la Svizzera. Tanti calciatori sono stati schierati fuori ruolo ma l’errore principale di Spalletti è stato quello di demotivare i calciatori, invece di esaltarsi. La squadra non è forte ma anche Spalletti…

Il confronto con il Brasile

Un’altra grande delusione è il Brasile. I Verdeoro sono stati eliminati ai quarti di finale della Coppa America da un avversario nettamente inferiore come l’Uruguay. Le due semifinali saranno Argentina-Canada e Uruguay-Colombia con almeno tre squadre nettamente inferiori al Brasile.

Il percorso di Italia e Brasile è stato messo a confronto ma il paragone non regge. Il Ct Dorival è stato considerato inadatto al ruolo di allenatore di un club così importante: la soluzione del 62enne è stata forzata dal rifiuto di Carlo Ancelotti.

La distanza tra Italia e Brasile è rappresentata dalla forza dell’organico. I Verdeoro hanno schierato calciatori del calibro di Rodrygo, il giovane Endrick, poi Militao, Marquinhos, lo juventino Douglas Luiz, Raphinha e Alisson. E l’assenza di Vinicius per squalifica non giustifica una brutta prestazione come quella contro l’Uruguay. Il Brasile non è una squadra ma un insieme di calciatori senza disciplina tattica e il percorso nell’ultima Coppa America non è un caso isolato. L’Italia, invece, ha quasi sempre compensato la mancanza di talento con la tattica e le qualità degli allenatori nella lettura delle partite. Il percorso in Germania è stata una delle poche eccezioni.

Spalletti è più quotato di Dorival ma l’Italia non è il Brasile per talento e calciatori a disposizione.

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