“Se il testo resta così, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee“. Queste le parole che il numero uno della Uefa, Aleksander Ceferin, avrebbe pronunciato al ministro dello Sport Andrea Abodi durante l’incontro all’Olympiastadion di Berlino, in occasione di Svizzera-Italia. Un avvertimento che rischia di diventare una minaccia di carattere sportivo qualora il decreto Istruzione e Sport andasse incontro al semaforo verde in Commissione alla Camera.
In quel confronto, il numero uno della UEFA è stato chiaro, facendo balenare il rischio per l’Italia di vedere le proprie squadre escluse dalle coppe. Tema della discussione, l’emendamento Mulè al decreto Sport e istruzione, che prevede l’autonomia delle leghe dalla Federcalcio: il testo punta a dare piena autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale alle leghe, il diritto per la Serie A di avere parere vincolante sulle delibere della FIGC che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio. In pratica, smantella l’autonomia della FIGC.
Abodi si è impegnato a garantire che quel testo sarebbe scomparso: “Non esiste più“, ha detto. Ma oggi l’emendamento andrà in approvazione in Commissione. Il governo assicura che quello che sarà presentato avrà subito una “profonda riformulazione“.