Crotone, le tre ‘richieste’ di mister Longo alla squadra

L’allenatore del Crotone, Emilio Longo, dopo il sorteggio del calendario di Serie C fa il punto sulla squadra, la città ed i tifosi

CalcioWeb

Dopo il sorteggio del calendario di Serie C Now 2024-2025, Emilio Longo, allenatore del Crotone, è intervenuto dai canali social del club pitagorico per fare il punto sui primi giorni di lavoro della squadra in ritiro e sul rapporto con la città ed i tifosi.

I calendari sono belli o brutti a seconda dell’impatto che avremo, quindi penso che la cosa principale che dobbiamo fare proprio come identità di squadra sarà lavorare domenica per domenica e rendere ogni partita facile sul campo. Questa è la cultura che ci deve essere: sappiamo che quella facilità sarà frutto di un sacrificio, dobbiamo ritenerci sempre alla pari con gli altri fino a che non dimostriamo di essere superiori in campo. Dovremo incontrare squadre molto motivate, ma noi dovremo essere bravissimi ad avere già lo spirito che dovrà caratterizzare la stagione: sacrificio, identità, umiltà. Caratteristiche queste che ci devono rappresentare per tutto il corso della stagione. Sono soddisfatto e spero di essere ancora più soddisfatto quando questo campionato comincerà“.

Longo ha fatto il punto sulla squadra e sul lavoro che si sta svolgendo in ritiro. “I ragazzi devono abituarsi a lavorare tanto nel contesto di gioco. Devono abituarsi a fare scelte nel modo più veloce possibile e per fare questo dobbiamo creare sempre più situazioni vicino alla gara. Tutto ciò che facciamo ha lo scopo di rendere il calciatore abile e funzionale allo scopo nel minor tempo possibile. Quindi il gioco deve essere prevalente, i ragazzi si allenano bene. Proveremo a stare in campo il tempo giusto per rendere tutti bravi a sostenere le nostre idee di calcio“.

L’allenatore del Crotone ha commentato anche il rapporto con la città ed i tifosi. “Più scendo nel cuore della città e più mi rendo conto che aumentano le mie responsabilità. Perchè trovo un affetto ancora non meritato nel senso che io ancora non ho dimostrato nulla per meritarmelo. E io vorrei che questo affetto desse a tutti un senso di responsabilità maggiore: identificarci nel blasone della società, e dobbiamo meritarcelo. Il sacrificio alla fine sarà il prezzo da pagare per essere tutti felici“.

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