Quanta ignoranza sull’Italia di Spalletti dopo la sconfitta (a testa alta) con la Spagna

In fondo l'Italia se l'è giocata fino al 96° con la Spagna super favorita del torneo ed è uscita tra gli applausi dei tifosi, ma viene raccontata come se fosse stata eliminata perdendo 4-0 con l'Azerbaigian

CalcioWeb

Italia da psicodramma dopo la sconfitta a testa alta della Nazionale di calcio nel girone degli Europei con la Spagna superfavorita. Sconfitta, si badi bene, ininfluente per il percorso futuro del torneo, e rimediata con il risultato di 1-0 maturato soltanto per un fortuito autogol e con gli Azzurri a chiudere gli avversari nella loro area di rigore negli ultimi 15-20 minuti sfiorando il pari in un paio di occasioni. Ma l’Italia da venerdì mattina s’è risvegliata nello psicodramma più totale: dai toni di commentatori, tifosi e super esperti è come se la squadra fosse stata eliminata da un girone con Somalia, Indonesia e Azerbaigian perdendo con questi ultimi per 4-0. Che tragediatori!

E invece no. L’Italia è uscita dal campo a testa alta, con gli applausi dei 20 mila tifosi italiani presenti allo stadio (vedi foto a corredo dell’articolo). I calciatori sono stati applauditi da chi, a caldo, aveva assistito alla partita dal vivo e aveva riconosciuto a questi ragazzi, palesemente inferiori agli avversari, il carattere e la personalità di essere riusciti a giocarsela fino alla fine. L’Italia, infatti, pur subendo il predominio di gioco avversario, ha preso gol soltanto su un fortuito triplice rimpallo da flipper (sul cross di Nico Williams la tocca Bastoni, poi Donnarumma, poi Calafiori) e poi è riuscita a superare il comprensibile momento di sbandamento rimettendosi in campo con ordine, evitando agli spagnoli di chiuderla e cercando il pareggio nell’arrembaggio finale.

Chi c’era di fronte: la Nazionale più forte in assoluto

La Spagna è la Nazionale più vincente degli ultimi 16 anni, e ci sono tutte le premesse affinché lo sia anche nei prossimi 16. Ha vinto gli Europei nel 2008 e nel 2012, i Mondiali nel 2010, la Nations League nel 2023 dopo essere arrivata seconda nella Nations League 2021 e nella Confederations Cup nel 2013. E’ inoltre arrivata terza agli Europei del 2021 e nella Confederations Cup del 2009. Quattro vittorie e 8 podi nei tornei ufficiali, nessuno ha fatto così bene.

Nella sfida diretta tra Italia e Spagna, negli ultimi 30 anni l’Italia ha vinto una sola volta (ai Quarti di Euro 2016) in 11 partite ufficiali. Gli spagnoli invece hanno vinto cinque volte, mentre i pareggi sono stati altri cinque. La differenza è enorme, e non dipende certo da un allenatore o da una formazione. La Spagna, infatti, è arrivata a questi Europei come super favorita e nelle prime due giornate ha già dimostrato di essere la migliore: 3-0 alla Croazia, 1-0 all’Italia. Ha giocato contro due big e non ha subito un gol, dominando entrambe le gare dall’inizio alla fine.

Tutte le altre big sono in difficoltà

Le altre che stanno facendo? L’Inghilterra ha rischiato grosso con la Serbia e poi è stata messa sotto dalla Danimarca, con cui ha pareggiato ma avrebbe meritato la sconfitta. Peggio ancora la Francia, presa letteralmente a pallonate ieri sera dall’Olanda dopo la vittoria risicata con l’Austria: un solo gol in due partite. La Germania ha fatto sì una goleada alla Scozia, ma poi ha rischiato grosso con l’Ungheria. Il Belgio, invece, ha perso persino con la Slovacchia.

Insomma, fanno fatica tutte persino con le piccole e l’Italia è in psicodramma perchè la Nazionale ha perso 1-0 con la Super Spagna? Le altre quanto e come avrebbero perso contro questa Spagna? E l’Italia quanto e come avrebbe vinto con Serbia, Ungheria, Austria, Slovacchia e Olanda? I grandi giornali hanno parlato di “figuraccia“, che però non c’è mai stata. E’ vero, la Spagna è stata superiore, ma lo è anche sulla carta e da almeno un paio di decenni. Lo sapevamo già. Mister e calciatori hanno fatto i loro errori: Spalletti ha provato a giocarsela alla pari, a fare possesso palla e palleggio che è nell’identità che vuole dare a questa squadra (che, si badi bene, allena da poco ed è giovanissima); e l’idea ci stava tutta. Contro la Spagna, però, è stata fallimentare. Non significa affatto doverla abbandonare: l’Italia può e deve giocare così. Ma la prossima volta con la Spagna sarà diverso, il mister potrà fare esperienza da questa partita. E in ogni caso, se fosse stata decisiva, in un turno ad eliminazione diretta, certamente avrebbe utilizzato un atteggiamento più cauto. Nel girone poteva permetterselo.

L’ignoranza sui blocchi delle squadre di club

Tra i tifosi e gli osservatori dilagano i commenti sui blocchi delle squadre di club. In modo particolare molti juventini e milanisti contestano la Nazionale per il “blocco Inter“, quasi distaccandosi da questa squadra come se non li rappresentasse. E’ la malattia del tifo deviato. A parte il fatto che non si capisce di chi debba essere il problema se Juve e Milan non stanno più puntando sui calciatori italiani, ma giova ricordare come il discorso dei “blocchi” sia molto più complesso e variegato. Si può considerare “blocco” di una squadra soltanto in base al numero dei calciatori, o in alternativa è un “blocco” se tu prendi un pezzo di quella squadra e lo riproponi nello stesso modulo e modo di giocare anche in Nazionale? Perchè in questo caso, dell’Inter in Nazionale c’è davvero ben poco.

Bastoni sta facendo il centrale di una difesa a 4, mentre nell’Inter gioca nella difesa a tre. Dimarco sta facendo il terzino, ma nell’Inter è un esterno offensivo di centrocampo. Barella è una mezzala di un centrocampo a 5 ma nella nazionale sta giocando in una coppia di centrali davanti alla difesa. Frattesi nell’Inter è la sua riserva invece in questa squadra sta giocando dietro la punta. Darmian, che è l’unico che con questo modulo potrebbe fare l’esterno di difesa, sta in panchina perchè gioca Di Lorenzo. E allora cosa c’è dell’Inter in questa Nazionale? Ci sono 4 calciatori tutti in ruoli e posizioni diverse, e nulla più. E sono loro, tra l’altro, gli unici ad aver segnato fin qui e ad aver deciso la vittoria con l’Albania. E poi, se con l’Inter stradominano tutte le competizioni in Italia e in Champions League giocano da tre anni alla pari con tutte le big (hanno sempre superato il girone, poi battuti soltanto da Liverpool tre anni fa, City due anni fa in finale e Atletico Madrid quest’anno), l’eventuale problema di performance diverse in Nazionale può dipendere da loro o dall’Inter?

Perchè Spalletti merita fiducia

In realtà riteniamo che Spalletti meriti fiducia. Adesso sono tutti bravi ed esperti su quello che doveva fare, ma non abbiamo dubbi che contro la Spagna con qualsiasi modulo e formazione sarebbe finita proprio come l’altra sera. Come gioco sicuramente, come risultato anche peggio. E se la Nazionale si fosse chiusa a difendere il pareggio, apriti cielo con le accuse di catenaccio e difesa a oltranza. E comunque in ogni caso non ci sarebbe riuscita (a difendere il pari).

Probabilmente contro la Spagna serviva soltanto variare il 4-2-3-1 in uno speculare 4-3-3 rinforzando il centrocampo con Cristante insieme a Barella e Jorginho, rinunciando a Pellegrini e Frattesi e lanciando Chiesa ed El Shaarawy per le ripartenze sulle fasce con Retegui davanti più adatto contro quella difesa rispetto a Scamacca. Sono dettagli. C’è e rimane che la difesa ha tenuto, Calafiori – dopo Donnarumma – è stato il migliore in campo, l’Italia è rimasta in partita fino alla fine e se l’è giocata sfiorando il pareggio fino al 96°, chiudendo gli avversari nella loro area di rigore per 15-20 minuti nel finale. Ed è uscita dal campo tra gli applausi del pubblico. A testa alta.

Chi non ha visto la partita e ha letto i giornali del giorno dopo, immagina tutto un altro film. Tutta un’altra storia. Da psicodramma tipicamente italiano.

L’ultima volta che Italia e Spagna si sono affrontate nel girone dell’Europeo è finita 1-1. Era il 2012 e anche in quel gruppo c’era la Croazia. La Spagna arrivò prima, l’Italia seconda. Era la Nazionale di Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli, Pirlo, Marchisio, Montolivo, De Rossi, Cassano e Balotelli. Arrivò in finale, sconfitta 4-0 dalla Spagna. Ma quella sera nessuno parlò di umiliazione o figuraccia. Forse perchè c’era il blocco Juve? Anche quest’anno Italia e Spagna potranno ritrovarsi soltanto in finale. Ma stavolta la Nazionale ha già perso nel girone. Le vittorie è meglio conservarle per quando contano davvero.

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