La Puteolana vuole tornare grande: il terremoto non ferma le ambizioni della famiglia Di Costanzo

Il sogno della Puteolana è tornare tra i professionisti, dove manca dal 1991: l'impegno della famiglia Di Costanzo oltre le paure per lo sciame sismico in corso

CalcioWeb

Non sono tempi belli per Pozzuoli, dove la popolazione vive un momento di grande paura per le continue scosse di terremoto provocate dal bradisismo dei Campi Flegrei. Tanta gente sta dormendo in auto, è costretta a fuggire dalle proprie abitazioni in piena notte a causa delle forti scosse, in una città di oltre 75 mila abitanti visceralmente legata a Napoli, con cui confina geograficamente ma di cui fa parte socialmente e culturalmente. E che quindi vive di calcio. A Pozzuoli sono tutti napoletani, al punto che i festeggiamenti per lo scudetto di un anno fa sono stati febbrili, ma c’è anche un piccolo grande club locale che è qualcosa di più di una squadra di quartiere.

La Puteolana, infatti, è nata nel 1902 ed è una delle società calcistiche più antiche di tutto il meridione. Ha militato 8 stagioni nella serie C, rappresentando la Campania (si chiamava infatti Campania Puteolana), e l’ultima volta è stato nel lontano 1991, ben 33 anni fa. La Puteolana, famosa per la sua maglia granata molto identitaria, ha fatto la storia del calcio nelle categorie minori e gioca nello stadio Domenico Conte, intitolato al Sindaco di Pozzuoli dal 1968 al 1972, morto prematuramente a 57 anni nel 1981, che da giovane era stato anche un calciatore del club della città flegrea. Lo stadio può ospitare 5 mila spettatori ed ha già un grande progetto di ammodernamento e riqualificazione proprio grazie alla famiglia Di Costanzo che vuole riportare la Puteolana ai fasti di un tempo.

Il club flegreo è diventato iconico per il calcio tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, basti pensare che durante il sorteggio dei gironi dei Mondiali di Italia 1990 al PalaEur di Roma a dicembre 1989 Sophia Loren, in mondovisione, raccontò a Pippo Baudo che la prima squadra che aveva visto era stata la Puteolana a Pozzuoli, città del suo cuore.

Il prossimo anno la Puteolana giocherà in serie D, dopo aver rilevato il titolo sportivo del Real Caslanuovo (che a sua volta l’aveva preso un anno fa dall’Afragolese). Il nuovo allenatore dello storico club granata sarà Sasà Marra, un mister di primissima fascia per questa categoria che a Pozzuoli è di casa essendo napoletano, lo scorso anno sulla panchina del Lamezia Terme prima e all’Acireale dopo il fallimento del club lametino durante il girone d’andata del campionato. Marra ha trascinato l’Acireale addirittura ai playoff: quando è arrivato, la squadra siciliana lottava per non retrocedere. Pochi anni fa aveva già portato il Castrovillari ai playoff, ma in carriera ha allenato svariate stagioni anche in serie C.

Il nuovo direttore sportivo, invece, sarà Natino Varrà, calabrese di Rosarno (Reggio Calabria), che ha fatto un’esperienza molto importante al Benevento accanto a Pasquale Foggia e poi ha ricostruito il Potenza.

La società sta facendo le cose in grande anche sul settore giovanile, con una formazione juniores affidata a mister Numerato: la famiglia Di Costanzo pensa in grande e vuole far rivivere il grande sogno della Puteolana in serie C.

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