Un’altra estate caldissima. Lo scandalo delle plusvalenze fittizie torna di moda nel campionato di Serie A e altre squadre rischiano pesanti conseguenze dopo la penalizzazione rifilata alla Juventus. Una situazione da monitorare è quella in casa Roma. Dopo la chiusura delle indagini preliminari, emerge anche il parere della Guardia di Finanza sulla documentazione rinvenuta a Trigoria.
“La Roma come la Juve? Così ha mitigato le perdite”, è il titolo de ‘Il Fatto Quotidiano’. Secondo il giudizio espresso dai finanzieri del Nucleo gdf di Roma la continuità economica e sportiva del club era legata anche alle plusvalenze che la Procura capitolina ritiene fittizie.
Le plusvalenze della Roma
Il riferimento delle plusvalenze della Roma è da collegare al periodo 2017-2020. Nel mirino sono finiti 5 scambi di calciatori, le cui valutazioni sarebbero ritenute gonfiate, con Sassuolo, Inter, Atalanta, Juventus e Napoli, per un totale di 96,6 milioni di euro di plusvalenze.
Come noto sono 6 gli indagati dai pm di Roma per il reato di false comunicazioni sociali, tra cui l’ex presidente James Pallotta e l’ex amministratore delegato Guido Fienga. Non figura invece l’attuale presidente Dan Friedkin.
Sempre secondo ‘Il Fatto Quotidiano’ i finanzieri hanno rinvenuto a Trigoria un documento, aggiornato a 4 maggio 2018, titolato ‘plusvalenze inespresse Roma’, in cui veniva elencato il valore di mercato dei calciatori in rosa, da Alisson a De Rossi, con le relative plusvalenze. “Tali prospetti erano richiesti dalla società di revisione. I valori di mercato espressi in tali prospetti sono specificati dal direttore sportivo che li sottoscrive”, è quanto riferito da Giorgio Francia, direttore finanziario giallorosso, interrogato il 29 settembre 2023.