Euro 2024, Spalletti allo scoperto: “perchè ho convocato Fagioli ed escluso Locatelli”

Spalletti, nella conferenza che apre il raduno azzurro in vista di Euro 2024, spiega la convocazione di Fagioli e l'esclusione di Locatelli

CalcioWeb

I calciatori selezionati da Luciano Spalletti per Euro 2024, esclusi quelli che hanno giocato le finali delle coppe europee, si sono ritrovati quest’oggi a Coverciano per il ritiro dell’Italia. Il CT Spalletti ha convocato Nicolò Fagioli, appena rientrato dalla squalifica per scommesse e ha lasciato a casa Manuel Locatelli, titolare della Juventus in stagione.

La decisione ha fatto molto discutere e il CT è intervenuto sulla vicenda in conferenza stampa: “Fagioli è una scelta tecnica. Diverso da Rossi nell’82. Lo juventino ha qualità, estro, anche se gli manca la ‘scocca’. Può dare più cose per gestire la partita, per avere la palla noi. Il ragazzo ha detto belle parole, gli ho parlato anche a Roma alla finale di Coppa Italia e mi ha fatto buonissima impressione. Se pensiamo ai suoi peccati, merita un po’ di comprensione. Non ha scommesso sulle sue cose, ma era in difficoltà e non riusciva a difendersi dalla tentazione“.

Perchè Spalletti ha escluso Locatelli?

Il CT ha poi spiegato i criteri per scegliere i 26 che andranno a Euro 2024: “guardare quello che ci serve. Sarà una scelta difficile e dolorosissima per il mio carattere. Spero di fare la scelta giusta. Locatelli è uno dei dispiaceri, professionista e persona seria, qualità difensive, forse un po’ troppo conservativo per quello che sta dando il ruolo. Ma resta nel gruppo. Ora gli chiedo scusa. Alla mia età ogni tanto mi emoziono…“.

Con che modulo giocherà l’Italia a Euro 2024?

Ultimo nodo da sciogliere: il modulo. L’Italia di Spalletti ha iniziato con il 4-3-3 e ha proseguito con il 3-5-2, modulo tanto caro a diverse squadre di Serie A e al blocco Inter. Spalletti per ora non si sbilancia sul gioco: “vorrei fare qualcosa di non rigido, di abbastanza libero. Liberare il talento in un contesto di squadra organizzata. L’imprevedibilità nel prendere le posizioni in campo diventa sorpresa per i rivali. A Coverciano insegnano che i sistemi non sono rigidi. Tutti costruiscono, tutti difendono“.

Bonaventura come… Bellingham

Infine, capitolo Bonaventura. Un’ottima stagione con la Fiorentina, sorprendente nonostante l’età. Ma niente Nazionale. “Bonaventura è uno di quelli che mi piange il cuore lasciarlo fuori, squisito come persona e come calciatore, ma poi devo stare attento ai momenti dei giocatori, a quello che mi manca in squadra. Gli si toglie qualcosa ad accostarlo a Bellingham: ha qualcosa in più per tecnica. Ma non il fisico, la forza, la forza mentale, l’abitudine a giocare sempre per vincere tutto… L’ho visto con il fiato un po’ tirato“, ha concluso Spalletti.

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