Il calcio, a volte, presenta degli incroci davvero strani con un timing tutto suo. In settimana Massimiliano Allegri ha dato di matto, dopo la vittoria della Coppa Italia, venendo esonero e rischia il licenziamento per giusta causa. Il nome caldo per la panchina della Juventus è quello di Thiago Motta che, questa sera, ha affrontato i bianconeri, da avversario, forse per l’ultima volta.
Un segno del destino, un appuntamento galante in Piazza Maggiore. Thiago Motta si è presentato con il vestito buono, il sorriso da seduttore e in 11 minuti ha già scoccato due frecce (Calafiori e Castro) al cuore della Vecchia Signora completamente cotta. Al 53′ la doppietta personale di Calafiori (altro promesso alla Juventus) chiude i conti.
La Juventus è ammaliata da ciò che ha davanti, pensa già al futuro insieme, i tifosi bianconeri sono, paradossalmente, i più contenti all’idea del possibile arrivo dell’allenatore rossoblu che li ha già conquistati tutti. Ma… c’è un terzo incomodo. Su quella che fu la panchina di Allegri siede Paolo Montero, detto ‘Pigna’, non proprio un ‘Dongiovanni’.
Ex calciatore bianconero, orgoglioso e dal carattere forte, non ci sta a perdere e rovina l’idillio d’amore. Chiesa, Milik e Yildiz in 8 minuti firmano il clamoroso 3-3. Fa in tempo a entrare in campo anche Nicolò Fagioli che ha scontato la squalifica per scommesse. La partita fra Bologna e Juventus finisce con un 3-3 da batticuore. Bologna omaggia Thiago Motta nell’ultima in casa, i tifosi della Juventus lo sognano vestito di bianconero e intanto applaudo Montero. E Allegri? Di lui nessuno sente più la mancanza.