Alla vigilia del match tra Roma e Bologna, Daniele De Rossi ha parlato alla stampa. Durante la chiacchierata con i giornalisti c’è stato spazio anche per parlare dell’attacco di Lotito sulla sospensione di Udinese Roma per il malore di Ndicka e della data del recupero del match interrotto.
Malore Ndicka, sospensione giusta
“Ndicka in ospedale con codice giallo? C’è un tweet delle 8:42 della Lazio che dice ‘Forza Evan ti siamo vicini’. Erano le 8:42, quindi c’era la sensazione fosse qualcosa di molto grave. Per fortuna non lo è stato, ma penso nessuno debba rinfacciarcelo. Penso che nessuno debba rinfacciarci che il nostro amico e ragazzo non sia morto o non sia ancora in ospedale con i postumi di un infarto. Sui social alcuni mandano i messaggi ‘eh ma non c’ha niente, l’hai fatto per guadagnare 20 minuti’. Ma la Roma non aveva nessun vantaggio a non finire la partita. L’inerzia della gara in quel momento era a vantaggio della Roma. Se proprio dovessimo giudicare l’utilità di quello stop, noi abbiamo fatto una cosa che andava contro il nostro interesse“, ha affermato il tecnico giallorosso.
“Se lo mandano per messaggio dei ragazzini tifosi sfegatati che vedono solo il calcio, dà fastidio 30 secondi e poi passa ma se lo facciamo anche noi nel mondo del calcio… Nelle chiacchiere con Butti e Casini è uscita questa cosa. Come se il fatto che poi non fosse grave era una nostra colpa, un nostro errore. Come se non bastasse il fatto che fossimo spaventati e che poteva succedere qualcosa di grave. È un peccato perché perdiamo qualcosa. Mi spiace che lo faccia anche Lotito. Io con lui ho un buon rapporto, ma stavolta ha sbagliato. Forse gli è sfuggito un colpo a vuoto. Perdiamo sempre occasioni per fare passi avanti. Su quello che è successo a Udinese dovremmo essere tutti d’accordo. Come è stato l’Udinese e tanti altri che ci hanno mostrato solidarietà non solo alle 20:42 ma anche fino a oggi”, ha proseguito.
Il recupero con l’Udinese
“C’è una mancanza di tutela verso la Roma per il recupero della gara con l’Udinese? Mi trovo completamente allineato con le parole della società, anche perché ne avevamo parlato insieme, anche con i presidenti. Hai parlato della Ligue1 e dell’aiuto che danno alle loro squadre, ma la stessa Lega ha sempre aiutato noi e le altre squadre gestendo gli orari, per aiutarci ad arrivare a queste partite nella maniera migliore, per avere il massimo del recupero. Qui si è creato un precedente particolare, a memoria è la prima volta che non viene accordata la tempistica migliore per fare una semifinale così importante“, ha proseguito De Rossi commentando la decisione della Lega Serie A di confermare il match con l’Udinese il 25 aprile.
“Mi dispiace che il presidente Casini non abbia ascoltato le nostre richieste, che secondo me erano legittime e sacrosante, mi dispiace che il capo delle competizioni, un uomo di calcio che è stato nell’Inter per tanti anni, non ci abbia aiutati e capiti, perché è un uomo di calcio, stava dentro al campo, faceva le coppe europee, sa benissimo quanto un giorno in più o in meno sia determinante per una squadra, detto ciò punto. Se no si innesca…il mio prof Venturati mi parlava sempre dell’effetto Florida, di quanto alcune parole ripetute in testa poi ti facciano sentire stanco, che non hai recuperato, debole, insomma è un esperimento che se volete vi vedete. Può essere devastante ripetere che siamo stanchi, che non ci hanno aiutati, che non ci hanno tutelati, è quello che è successo ma io da allenatore stando tutti i giorni a contatto con i ragazzi non ne parlerò più. La gestiremo in altre sedi“, ha concluso De Rossi.