L’Inter punta Bento Matheus Krepski. Non è un segreto che i nerazzurri siano rimasti stregati dal talento del portiere brasiliani dell’Athletico Paranaense, ben prima che vincesse il Campionato statale, ben prima che esordisse con la Nazionale brasiliana. Ventiquattrenne di Curitiba, 1.90 di altezza, piedi da mediano.
Per l’abilità tra i pali chiedere al Maringà che si è visto sbattere la porta in faccia tre volte: smanacciata sul colpo di testa di Ngueba, uscita su Zè Vitor e scorribanda al limite dell’area per togliere palla a Robertinho. Genio e sregolatezza, in pieno stile sudamericano. Le ultime prestazioni hanno attirato le attenzioni della Premier League ma l’Inter avrebbe ancora un buon vantaggio.
Quanto costa Bento? La clausola
La questione monetaria è sempre decisiva. L’Inter non naviga nell’oro e la clausola da 60 milioni che il club brasiliano avrebbe messo per blindare (o vendere a peso d’oro) il proprio gioiello sarebbe proibitiva. Dallo stesso club brasiliano hanno fatto capire, però, che di milioni ne servirebbero 20. Una cifra più abbordabile per l’Inter che non riscatterà Audero e potrebbe investire una cifra importante su Bento, magari dilazionandola, per fargli fare da secondo di Sommer nella stagione 2024-2025, per poi favorirne l’avvicendamento nell’annata successiva. Operazione già successa nell’avvicendamento Handanovic-Onana.
Inter, c’è Julio Cesar: il precedente e l’intermediario
In aiuto dell’Inter giocherà un ruolo importante Julio Cesar. L’ex portiere brasiliano, eroe del Triplete dei nerazzurri, nel 2005 fece un percorso simile a quello di Bento: arrivato con un ruolo di secondo piano, prestato al Chievo Verona, Julio Cesar tornò alla casa madre dopo un periodo di ambientamento e si prese la titolarità con grande personalità, strappandola a Toldo. Lo stesso Julio Cesar oggi è un agente che si sta specializzando in talenti brasiliani, meglio se portieri. La preferenza di Bento verso i colori nerazzurri passa anche da lui.
