Testata D’Aversa-Henry, la ricostruzione: “continuava a provocare”

La ricostruzione dei momenti che hanno portato alla testata di D'Aversa a Henry: l'allenatore del Lecce si spiega nel post gara

CalcioWeb

Momenti di grande tensione nel finale bollente di Lecce-Verona. I giocatori in campo se le sono promesse e dopo il triplice fischio è scattata la rissa. Nervosissimo Henry, protagonista già durate la gara di diversi battibecchi con Pongracic. A partita finita, la tensione è cresciuta proprio intorno al francese, al punto che Roberto D’Aversa è entrato in campo e gli ha tirato una testata a Henry.

Henry, furioso per l’accaduto, si è rialzato per cercare di farsi giustizia, ma i dirigenti e lo staff del Verona sono riusciti a portarlo nello spogliatoio. L’arbitro Chiffi ha espulso sia Henry che D’Aversa a partita finita.

Lecce-Verona: espulso Roberto D’Aversa, la ricostruzione

Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Roberto D’Aversa ha fatto chiarezza sul caos finale di Lecce-Verona: “è stato un finale concitato, ci sono state delle provocazioni. Il mio intento era di non arrecare danno ai miei ragazzi, perchè la partita era finita e avevamo perso, far si che non prendessimo espulsioni. Siamo arrivati a contatto io e Henry, gesto sicuramente non bello da vedere. L’intenzione era quella di andare a dividere tutti, Henry ha continuato nella provocazione. Detto questo, partita finita, avevano già vinto, non ce n’era bisogno.

Finita la partita ho salutato Baroni. La mia intenzione era quella di far tacere il parapiglia: c’era Gendrey lì vicino, prima aveva iniziato con Pongracic, con i dirigenti ci siamo parlati ed è finita lì. Non sono entrato in campo per dare una testata al giocatore. Non era premeditata, il gesto è brutto, ma l’intenzione non era quella di andare sul giocatore avversario. Gli ultimi 7-8 minuti è stata una provocazione continua. Il giocatore è continuato a venire dalla mia parte, ma la mia intenzione era di allontanare Gendrey. Con i dirigenti del Verona ci siamo chiariti“.

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