Lazio, le rivelazioni dell’ex Zauri sulle dimissioni di Maurizio Sarri

Le rivelazioni di Luciano Zauri sulle ultime ore caldissime in casa Lazio dopo la sconfitta contro l'Udinese

CalcioWeb

La Lazio ha confermato le dimissioni di Maurizio Sarri, la panchina è stata affidata a Martusciello e nel frattempo valuta anche altri nomi. Continuano ad arrivare le reazioni dopo l’addio dell’ex Juventus e anche l’ex Luciano Zauri ha commentato il terremoto in casa biancoceleste.

“Quando un allenatore è esonerato o addirittura va via dando le dimissioni è una sconfitta per tutti perché il famoso comandante che abbandona la nave non è mai una cosa bella da vedere. Evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi e una volta usciti in Champions sono venuti fuori tutti i problemi. In campionato malissimo, adesso c’è ancora in ballo la Coppa Italia, una classifica ancora da migliorare, ma insomma un mostro sacro come Sarri non ci è riuscito”. Sono le dichiarazioni dell’ex capitano biancoceleste, oggi tecnico dell’Hamrun Spartans, nel corso di ‘Cose di Calcio ‘ su Cusano Italia Tv.

“Quando ero alla Lazio durante il mio primo anno, nel 2003-2004, la Lazio era una grandissima squadra che aveva finito la stagione vincendo la coppa Italia. A giugno di quell’anno la Lazio è fallita, per cui ci siamo ritrovati a dover fare un campionato per lottare per la salvezza. Di lì a poco arrivò Lotito. Oggi, a distanza di pochi mesi, si è passati da un entusiasmo incredibile per un secondo posto e un grande Calcio a una squadra quasi irriconoscibile”.

Le rivelazioni sulla situazione in casa Lazio

“È chiaro che poi l’allenatore è quello che paga. Sarri è secondo a pochi, è un allenatore molto bravo, ma ho letto delle dichiarazioni dove si diceva che lui non ha potuto scegliere molti calciatori, per cui si è iniziato a creare qualche problematica all’interno, anche con i calciatori, e questo lo si è visto persino lunedì in campo”.

Sull’addio del ds Igli Tare, Zauri ha voluto spiegare: “probabilmente il valore di quella rosa è stato sopravalutato e quindi, partendo da quel secondo posto, si è pensato che andasse bene così. La mancanza poi di un personaggio che poteva essere Tare o un altro poco importante, i fatti dicono che qualcosa si è sbagliato e nel calcio spesso paga solo una persona e in questo caso l’allenatore”.

Sul sostituto

Sulla soluzione Tommaso Rocchi: “lo ricordo come grande calciatore ma non ho avuto modo di vederlo allenare. Per la Lazio, non bisogna improvvisare, bisogna scegliere le persone giuste per cercare di chiudere la stagione al meglio e non credo che improvvisare sia la soluzione giusta”

Si parla anche di uno tra Beppe Signori o Miroslav Klose: “adesso fare un nome mi viene molto difficile, non andrei per improvvisazione. Se la società, come credo, già fosse orientata a fine stagione nel voler cambiare allenatore, è giusto anticipare di qualche mese il suo arrivo e iniziare già un percorso. Quando un allenatore arriva a dimettersi è perché viene meno la fiducia nella società, e magari Sarri lo ha percepito anche nella squadra”.

“Questa è la cosa peggiore per un allenatore, quando entrano dentro lo spogliatoio e la squadra non è con te la cosa migliore è andare via. E Sarri merita grande rispetto, perché nel 2024 lasciare anche un solo euro non è da tutti”.

I malumori dei calciatori

Sulle voci di malumori di Immobile e Luis Alberto: “i calciatori devono fare i calciatori, non devono permettersi di mandare via gli allenatori. I cosiddetti senatori devono assumersi le proprie responsabilità e se le cose alla Lazio stanno andando male è soprattutto per colpa loro. I primi responsabili sono i giocatori e ora sono costretti a dare qualcosa in più, cosa che fino a oggi, per mille motivi, non è accaduto”, conclude.

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