Giù le mani da Stefano Pioli: le cause della crisi Milan

L'analisi sul momento difficile in casa Milan: l'allenatore Stefano Pioli è l'ultimo dei responsabili della crisi rossonera

CalcioWeb

E’ una situazione delicatissima in casa Milan dopo l’ennesimo passo falso in Serie A contro la Salernitana. La partita della 17ª giornata si è conclusa sul risultato di 2-2 con il gol realizzato da Jovic nei minuti finali della partita. Il rendimento in stagione dei rossoneri non è stato all’altezza: attualmente occupano il terzo posto ma il vantaggio sul quinto posto è di appena 3 punti. In 17 partite i rossoneri hanno collezionato 33 punti frutto di 10 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.

L’ultimo campanello d’allarme è arrivato dal pareggio contro la Salernitana di Filippo Inzaghi, l’ultima in classifica e reduce da un inizio di stagione da dimenticare. E’ andato in scena un summit per valutare il ribaltone in panchina e l’esonero di Stefano Pioli. La posizione dell’allenatore è ancora in bilico, ma un ribaltone nelle prossime ore è da escludere.

Stefano Pioli
Foto di Christopher Neundorf / Ansa

I motivi della crisi del Milan

L’allenatore Stefano Pioli è l’ultimo dei responsabili del momento di difficoltà, altri fatti esterni e decisioni hanno inciso negativamente sulle prestazioni della squadra. Una delle prime cause della crisi del Milan è stata la partenza di due figure chiave nel settore dirigenziale: Paolo Maldini e Frederic Massara. Maldini, leggenda del club, ricopriva il ruolo di direttore tecnico e aveva una vasta esperienza nel calcio italiano. La sua capacità di individuare calciatori di talento e gestire anche lo spogliatoio era fondamentale per la squadra. La sua assenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare.

Allo stesso modo, Frederic Massara, ex direttore sportivo, aveva un ruolo cruciale al fianco dell’ex difensore rossonero. La sua partenza ha indebolito ulteriormente la struttura dirigenziale del club. La mancanza di figure di riferimento nel settore dirigenziale ha reso più difficile anche il rapporto con la squadra.

Tonali
Foto di Alex Nicodim / Ansa

Il calciomercato deludente

Un altro aspetto che ha contribuito alla crisi milanista è stato il calciomercato estivo. Il Milan ha investito forse troppo nel mercato estero, portando in squadra calciatori come Reijnders, Musah, Loftus-Cheek, Pulisic e Okafor. Il talento non è in discussione ma l’adattamento al calcio italiano può essere difficile, e il processo di integrazione in una nuova squadra richiede tempo. La partenza di Sandro Tonali, giovane talento italiano, ha rappresentato una perdita pesante per il Milan e non è stato sostituito con un calciatore all’altezza. Manca una vera alternativa a Giroud, grande attaccante ma con 37 anni sulle spalle.

Pioli, il principale protagonista della vittoria dell’ultimo scudetto rossonero, merita la fiducia incondizionata della dirigenza e dei tifosi. La valutazione dovrà essere a 360°, in tanti sono spalle al muro.

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