Chelsea, piove sul bagnato: il club inglese rischia una penalizzazione

Ancora guai fuori dal campo per il Chelsea: il club inglese rischia una penalizzazione in classifica

CalcioWeb

L’avvio di stagione del Chelsea in Premier League è stato ben al di sotto delle aspettative. I Blues sono reduci dal pareggio positivo contro il Manchester City ed è tornato un po’ di entusiasmo. La squadra occupa la 10ª posizione in campionato e anche la zona Champions League è lontanissima.

Continuano a registrarsi i problemi fuori dal campo. Come riporta un’indagine del quotidiano inglese The Guardian sarebbero emersi pagamenti del valore di decine di milioni di sterline effettuati attraverso veicoli offshore di proprietà di Abramovich che potrebbero aver violato le regole del Fair Play Finanziario con il rischio penalizzazione in classifica. Tra i beneficiari figurano l’agente di Eden Hazard, quello di Antonio Conte e diversi dirigenti del Chelsea. Altri pagamenti sarebbero legati all’acquisto dei calciatori Eto’o e Willian.

Abramovich
Foto di Andy Rain / Ansa

Le finanze del Chelsea sono già al vaglio della Premier League in un’indagine che va dal 2012 al 2019. La Federcalcio ha confermato al The Guardian che sta indagando anche sul Chelsea mentre la Uefa ha già multato il club di 8,6 milioni di sterline. Il 18 luglio 2017, secondo i documenti, una società di proprietà di Abramovich denominata Conibair Holdings avrebbe firmato un accordo con Federico Pastorello, un agente italiano.

Come riporta il sito inglese il procuratore è stato descritto in più articoli come vicino ad Antonio Conte, ex allenatore del Chelsea. “Conibair avrebbe accettato di pagare Pastorello 10 milioni di sterline per una partecipazione del 75% nell’Excellence Investment Fund (EIF), un’azienda con sede nello stato americano del Delaware. Lo stesso giorno il Chelsea ha annunciato che Conte, he aveva appena guidato il club al titolo di Premier League, aveva firmato un nuovo contratto da 9,6 milioni di sterline all’anno”, si legge nell’articolo. “Antonio Conte non è nostro cliente”, la smentita di Pastorello.

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