Diritti tv, la Serie A è spaccata: l’ipotesi Sky-DAZN e quella del canale della Lega

E' andata in scena l'Assemblea di Lega: la situazione sul fronte diritti tv in Serie A non si è sbloccata

CalcioWeb

Si è svolta questa mattina, nella sede di Via Rosellini, l’Assemblea delle Società. I club hanno approvato l’incremento figurativo per il calcolo della quota abbonamenti e biglietti in caso di eventuale indisponibilità dello stadio.

Per quanto riguarda i diritti audiovisivi domestici del Campionato di Serie A, dopo un’analisi delle offerte pervenute oggi da parte dei broadcaster che hanno partecipato alle 5 giornate di trattative private (Dazn, Mediaset, Sky), sono stati approfonditi anche i modelli di realizzazione del Canale ufficiale della Lega Serie A.

Le Società hanno deciso di dedicare tutta la settimana corrente ad incontri quotidiani di studio e analisi dei possibili scenari, ivi inclusa l’ipotesi di attivazione del Canale. I Club torneranno a riunirsi in Assemblea in presenza, presso la sede della Lega, il prossimo 23 ottobre, giorno di scadenza della validità delle offerte presentate oggi dai broadcaster.

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Foto di Daniel Dal Zennaro / Ansa

Diritti tv, i dettagli

“Èstato tutto rimandato, la proposta dei broadcaster a mio avviso è molto molto bassa e quindi non soddisfa me come altre squadre che hanno espresso perplessità. Io spingo per il canale di Lega, credo sia un atto di grande coraggio e modernità. Dobbiamo spingere a un modello di coinvolgimento differente anche per i giovani quindi è giusto che ci sia un canale dedicato e gestito dalla Lega”. Sono le dichiarazioni del patron della Salernitana Danilo Iervolino, all’uscita dall’odierna assemblea della Lega Serie A.

“Offerte? Anche la migliore, che comprende DAZN e Sky, è bassa. A me non piace, poi ognuno la valuterà lunedì prossimo in un’altra assemblea di Lega. Mediaset ancora in corsa? Parrebbe di no – ha proseguito -. Le ipotesi sono tutte non soddisfacenti. Stiamo aspettando lunedì, se non convergiamo sulle proposte dei due broadcaster apriremo l’offerta dei fondi. L’assemblea è spaccata, non tra big e piccole ma tra chi vede un futuro roseo stando in equilibrio come oggi e chi invece ha il coraggio di cambiare e vedere un futuro differente. Abbiamo visioni e strategie differenti, ci sono proprietari e manager, non c’è omogeneità totale. Mi sembra che insieme a Fiorentina e Napoli abbiamo espresso chiaramente il nostro pensiero a favore del canale”.

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