Mondiali 2022, Amnesty: “tifosi non si godono partite dopo 6.500 morti”

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia ha affrontato l'argomento dei Mondiali in Qatar

CalcioWeb

“Penso che sempre più gente non sia disposta a godersi le partite e ad esultare per i gol quando il prezzo è 6.500 lavoratori migranti morti. E’ inutile che Infantino sminuisca dicendo che viene prima il divertimento e poi la vita, prima i gol e poi i diritti, perché a questa cosa non ci crede ormai più nessuno. Ha perso un’altra occasione per fare bella figura”.

“Continueremo ad incalzarlo per chiedere di risarcire i lavoratori che hanno subito danni e le famiglie di quelli morti: sono tanti, tantissimi!”. Sono le dichiarazioni di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, a seguito delle dichiarazioni del presidente della Fifa, Gianni Infantino, in riferimento alle critiche per il mancato rispetto dei diritti umani in Qatar, ha detto che “viene prima la gente che si vuole godere il calcio” e sui morti negli stadi “sono cifre irreali”.

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