E’ morto Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno ed ex segretario della Lega, aveva 67 anni. Nato a Varese il 15 marzo 1955, era malato da tempo. E’ stato il ministro dell’Interno nei governi Berlusconi I e Berlusconi IV, risultando il primo politico esterno alla Democrazia Cristiana a ricoprire l’incarico nella storia repubblicana, ministro del lavoro e delle Politiche sociali nei governi Berlusconi II e Berlusconi III.
E’ stato inoltre presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018, succedendo a Formigoni. Nel corso della carriera anche un’esperienza come conduttore radiofonico in una radio libera, ‘Radio Varese’. Nel 1979 incontra Umberto Bossi. Dieci anni più tardi partecipa alla fondazione della Lega Nord, di cui ricopre dal 2002 l’incarico di coordinatore della segreteria politica federale presieduta dal segretario federale Bossi.
Nel 2020 aveva ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Varese, in vista delle elezioni comunali del 2021 ma poi si era ritirato per gravi problemi di salute. Maroni è morto alle 4 del mattino nella sua casa di Lozza, in provincia di Varese.
Era un grande appassionato di calcio e musica, ha continuato ad andare a San Siro a vedere il Milan e a suonare blues con l’organo Hammond nella sua band, i Distretto 51, oltre ad ascoltare i dischi del suo idolo Bruce Springsteen. Maroni è stato ad un passo dal ruolo di presidente della Lega calcio e nel 2009, da ministro dell’Interno, introdusse la tessera del tifoso.
Toni moderati ma sempre con grande passione, nella sua ultima intervista al Corriere della Sera, si è definito “un sognatore”.