Bologna, la lettera di Mihajlovic: “non sono ipocrita, accetto l’esonero ma non lo capisco”

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic ha deciso di scrivere una lettera dopo l'esonero

CalcioWeb

Sinisa Mihajlovic non è più l’allenatore del Bologna. Il serbo è stato esonerato dopo il pareggio contro lo Spezia e la decisione ha scatenato tante reazioni. Il percorso dell’allenatore sulla panchina rossoblu è stato molto positivo, nelle ultime stagioni la salvezza è stata raggiunta con grande tranquillità. L’inizio di stagione non è stato entusiasmante, il Bologna ha conquistato appena tre punti in 5 giornate ma la situazione non era così drammatica.

L’esonero di Mihajlovic è stato come un fulmine a ciel sereno per i tifosi del Bologna. Il serbo ha deciso di scrivere una lettera pubblicata su ‘La Gazzetta dello Sport’. “Non sono un ipocrita, accetto l’esonero ma non lo capisco. In tre anni e mezzo abbiamo raggiunto – nonostante tutto – sempre salvezze tranquille cercando di fare un calcio propositivo e offensivo, lanciando giovani e permettendo al club di guadagnare col mercato in uscita come dimostrano le ultime sessioni. Potevo fare meglio, forse, ma ho dato tutto me stesso e guardo tutti a testa alta senza rimproverarmi nulla”. 

Sulle sue condizioni di salute: “sono buone e in costante miglioramento. Non sto più curandomi, solo controlli salutari e ho seguito tutti gli allenamenti a Casteldebole queste settimane, non sono mai mancato un giorno e nulla mi impedisce di lavorare e di andare in panchina”. 

Sul rapporto con Bologna: “la mia avventura qui non è stata solo calcio. È stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce. Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Salutare tifosi, giocatori, società, città per dire addio è una cosa normale nel calcio, nulla è eterno ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste”. 

Condividi