530 presenze con la maglia del Barcellona non si totalizzano per caso. Qualcuno dirà che era l’anello debole della squadra di Guardiola dei record, quello plasmato alla perfezione da Pep Guardiola, ma Victor Valdes ha dovuto difendere i pali di un Barcellona spaziale. Palmarés impressionante: tre Champions League, la Liga vinta per sei volte, tre Coppe spagnole, sei Supercoppa spagnole, una Supercoppa europea e tre Mondiali per Club. E poi un Europeo e un Mondiale con la Nazionale spagnola, seppur come riserva di Iker Casillas.
Un portiere atipico. A volte folle nelle sue uscite sia dentro che fuori dal campo. Come quella volta che van Gaal decise di dargli una nuova opportunità: lo portò con sè al Manchester United per fargli fare la chioccia a De Gea, appena arrivato in Premier League. Il rapporto tra i due non è idilliaco, come dichiara lo stesso tecnico, che lo esclude dalla tournée asiatica: “Valdes non segue la mia filosofia. E quando non mi segui vai lontano da qui”. Il catalano rifiuta di giocare con la formazione Under 23 e finisce allo Standard Liegi. “O venivo qui oppure me ne tornavo a casa e chiudevo con il calcio. Mi allenavo solo ogni giorno! Per me questa è la miglior squadra del mondo”. Nonostante l’addio forzato ai Red Devils a causa di van Gaal, Valdes ha sempre stimato il tecnico olandese, fondamentale nella sua vita calcistica: “Mi diede la possibilità di debuttare nel Barcellona, mi riprese quando non avevo una squadra e mi propose di recuperarmi dagli acciacchi al ginocchio. Gli sarò per sempre grato”.
Atipico anche dopo l’addio al calcio. Letteralmente sparito dai social. “Quando la luce si spegnerà, sarà difficile trovarmi”. Su Twitter ha postato una foto dal sapore di addio: “Grazie di tutto”. L’immagine era quella di una strada deserta. Poi cancellato tutto il passato. Eliminati i tweet. eliminate tutte le foto di Instagram. Victor Valdes ha iniziato una nuova vita. E’ stato nominato tecnico delle giovanili del Barcellona nel luglio del 2019 e licenziato ad ottobre scorso. La decisione è arrivata dopo una riunione indetta da Patrick Kluivert, il responsabile delle formazioni giovanili del Barça, con gli altri tecnici.
Un addio praticamente scontato. Tutte le squadre giovanili del Barcellona giocano con il 4-3-3. Valdes ha utilizzato il 4-4-2. Poi le polemiche sullo stadio Johan Cruijff, riservato al Barça B e alla formazione femminile e non alla sua squadra.
E ancora l’espulsione nella prima partita in panchina, i ritardi sanzionati in occasione dei match di Youth League o la mancata partecipazione alla finale di consolazione un torneo estivo.
Un personaggio surreale, quasi anormale. Grande studioso e amante della cultura, ha scritto un libro, intitolato ‘Metodo V’, in cui si prefigge l’obiettivo di aiutare il lettore a gestire e neutralizzare la pressione attraverso un metodo tutto suo, e ha realizzato un’app d’incontri, “Hola”, sviluppata in collaborazione con l’Università di Barcellona. Insomma, uno che si è dato da fare e sicuramente farà strada anche dopo il calcio. A suo modo. Atipico come sempre.