Silvio Baldini: un allenatore senza stipendio, indimenticabile il calcio a Di Carlo

Si rinnova il classico appuntamento con la nostra rubrica "L'uomo del giorno". Protagonista di oggi è Silvio Baldini

CalcioWeb

Silvio Baldini è sempre stato un personaggio sui generis. Un allenatore anarchico. Inizia la sua carriera nelle categorie inferiori con le esperienze sulle panchine di Viareggio, Massese, Siena, Carrarese, Chievo e Brescia. I primi successi arrivano con l’Empoli condotto in Serie A nel 2002. Poi allenerà Palermo, Parma, Lecce, Catania e Vicenza, prima dell’attuale esperienza alla Carrarese. Una vera passione quella che lo ha spinto a guidare la squadra della sua città. Senza stipendio. E sì, perché lui ama profondamente quella squadra. Vive a pochi chilometri dalla stadio ed è felice di vedere quella gente che nella vita di tutti i giorni incontra per strada, la domenica sugli spalti a tifare. Un uomo libero, senza vincoli. Un uomo che ama il calcio vecchio stampo, puro. Entusiasmo, senso di appartenenza. Baldini prende le distanze dal calcio di oggi, infestato da dirigenti incompetenti che pensano solo al denaro. Uno che non vuole rendere conto a nessuno. Prendere o lasciare con le sue virtù e i suoi vizi.

Indimenticabile per gli appassionati di calcio è l’episodio simbolo del personaggio Baldini. Nel 2007-2008 si gioca Parma-Catania. Scoppia un acceso confronto tra l’allora allenatore del Parma Mimmo Di Carlo e Silvio Baldini alla guida degli etnei. Dopo il diverbio a bordo campo, Di Carlo si gira e Baldini gli assesta un calcio nel sedere. Arriverà un mezzo pentimento, poi uno intero, poi un’altra rettifica. Baldini è un personaggio vulcanico.

Condividi