Il primo calciatore ad essere squalificato tramite prova tv. Mauro Tassotti, però è molto più di questo. Debutta in Serie A con la Lazio il 5 novembre 1978 contro l’Ascoli divenendo poi titolare l’anno successivo. Il 1º luglio 1980 Tassotti passa al Milan in Serie B. Da quel momento vince ben 17 trofei. Gioca la sua ultima partita di campionato il 1º giugno 1997 a San Siro contro il Cagliari, nell’inedito ruolo di centrocampista centrale. In totale ha giocato 404 partite in Serie A e 65 in Serie B e 428 partite con la maglia del Milan in campionato, segnando complessivamente 10 gol coi rossoneri. E’ rimasto legato contrattualmente al Diavolo da dirigente fino al 2016 , quando ha rescisso consensualmente dopo 36 anni per seguire come allenatore in seconda l’ex rossonero Andriy Shevchenko sulla panchina della Nazionale ucraina.
Nato come marcatore puro e terzino bloccato, Tassotti ha saputo migliorarsi in carriera. Fondamentali gli insegnamenti di Nils Liedholm, che lo fecero diventare ottimo anche in fase offensiva. Al Mondiale di Usa 1994 ci arrivò quasi per caso. Aveva 33 anni e non c’era stato tanto feeling con la maglia azzurra. Sacchi lo chiama perché lo conosce bene. Italia-Spagna, match dei quarti di finale, è per tutti quello della gomitata di Tassotti al giovane Luis Enrique. Per tenere a bada il futuro allenatore di Barcellona e Roma, Tassotti commette un’autentica sciocchezza assestando una decisa gomitata sul viso dell’asturiano. L’arbitro ungherese Puhl lascia proseguire il gioco. Il 24enne spagnolo si rialza con il naso sanguinante. Il colpo c’è stato e solo il replay spiegherà l’esatta dinamica. Il match finirà di li a poco e così anche il Mondiale di Tassotti: il terzino del Milan verrà squalificato per otto giornate grazie alla prova televisiva. Sarà il primo calciatore vittima di questa regola.