Marcelo Zalayeta: il Panteron e i gol decisivi, dopo il ritiro ha cambiato vita

Si rinnova il classico appuntamento con la nostra rubrica "L'uomo del giorno". Protagonista di oggi è l'ex attaccante di Juventus e Napoli Marcelo Zalayeta

CalcioWeb

Marcelo Danubio Zalayeta nasce a Montevideo il 5 dicembre 1978. Visto il secondo nome non poteva che iniziare la carriera nel Danubio. La stagione successiva passa al Penarol. Nel 1997 passa alla Juventus per 5 miliardi delle vecchie lire. Zalayeta è uno abituato a segnare gol importanti. Uno dei suoi gol storici con la maglia bianconera è quello del 14 marzo 1998 contro il Napoli. Il gol scudetto. Zalayeta viene mandato a farsi le ossa a Empoli, Siviglia e Perugia. Tornato in bianconero segna un altro importantissimo gol contro il Barcellona ai tempi supplementari dei quarti di finale della Champions League 2002-2003. Nell’estate del 2004 viene trattenuto da Fabio Capello e risulta decisivo in molte circostanze. Scende anche in Serie B dando sempre il suo contributo. Il panteron, questo il suo soprannome, passa poi al Napoli.

Nemmeno in Campania riuscirà a raggiungere la doppia cifra. Saranno infatti 8 le reti del primo anno, 4 nella seconda stagione. Ma Zalayeta segna sempre gol decisivi, come quelle del 2 marzo 2008 contro l’Inter. Passa poi in prestito al Bologna. Anche in Emilia pochi gol, 4. Va in Turchia, al Kayserispor e chiude la carriera in Uruguay con la maglia del Penarol. Zalayeta ha segnato anche 10 gol con la Nazionale uruguayana, tre dei quali contro la Colombia nelle qualificazioni al Mondiale 2006, ma sbaglia il rigore decisivo nello spareggio contro l’Australia, impedendo alla Celeste di andare in Germania. Ritiratosi nel 2015, Zalayeta ha aperto un chiosco di frutta e verdura, una delle sue passioni sin da bambino.

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