Marcos Evangelista de Moraes, meglio noto come Cafu. Il leggendario terzino brasiliano ha vestito le maglie di Nacional-SP, Portuguesa, Itaquaquecetuba, San Paolo, Real Saragozza, Palmeiras, Roma e Milan. In carriera ha vinto tutto: due Coppe Intercontinentali, una Coppa delle Coppe, due Supercoppe Europee, una Champions League e una Coppa del mondo per club. È primatista assoluto di presenze con la maglia della nazionale brasiliana, con la quale si è laureato campione del mondo nel 1994 e nel 2002. Ha vinto due volte la Copa America e una volta la Confederations Cup. E’ l’unico giocatore nella storia del calcio ad aver disputato consecutivamente tre finali del campionati del mondo. Nel 1994 è stato nominato calciatore dell’anno.
Ha scelto il soprannome di Cafu, in onore dell’ala brasiliana Cafuringa, idolo del padre. Nel 1999, mentre giocava per la Roma, intraprese gli studi in economia presso l’European School of Economics della Capitale. Rimasto coinvolto nello scandalo dei passaporti del 2001, fu condannato a 9 mesi con la condizionale: rinviato a giudizio nel 2004, assieme al presidente Franco Sensi, venne infine assolto nel 2006.
L’ex terzino è stato travolto da debiti milionari, stando a quanto scritto in patria dal quotidiano ‘Folha de Sao Paulo’. Avrebbe perso cinque proprietà su decisione del Tribunale. Al centro dei guai del “Pendolino” (suo storico soprannome dettato dalla velocità) la mancata copertura di prestiti e debiti causata dalla sua ‘Capi Penta International Player’, una società di procuratori sportivi di atleti creata nel 2004, che appartiene a Cafu e a sua moglie Regina. Cafu avrebbe inoltre subito il pignoramento di altre quindici proprietà.
Un curioso aneddoto è legato al suo sorriso, che lo contraddistingueva in campo insieme al chewin-gum che masticava perennemente. Cafù raccontò che, nell’ultima partita con la maglia del Milan, l’arbitro Farina gli chiese di smettere di sorridere: “Io senza sorriso sono un uomo morto, ma lui mi ha detto di smettere. Io gli ho risposto: ‘scusami, d’ora in poi piangerò. Il sorriso mi rimarrà sempre, finché Dio vuole”.
Un grave lutto ha colpito Marcos Cafu recentemente. Il figlio del terzino, Danilo, è morto a 30 anni mentre giocava a calcio nel giardino della casa di famiglia. E’ stato colpito da un infarto. Stando ad alcune indiscrezioni, il ragazzo aveva già avuto un infarto quattro anni prima.